mercoledì 27 aprile 2011

Martiri Cristiani



Ci sono martiri scomodi che nessuno vuole ricordare , essi sono  ingombranti  poiche' mettono ombra su fatti storici molto recenti e che sono stati proposti alle generazioni moderne in maniera edulcorata per coprire grandi misfatti .   Sono storie sconosciute che noi vogliamo portare alla luce per fare chiarezza sulle menzogne che oramai ci vengono tramandate come  fossero una preziosa eredita', ma che in realta' sono  solo vergogna e scandalo.

I  video in alta definizione disponibili in un DVD
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I CRISTEROS  
La storia dei Cristeros, la resistenza del popolo del Messico Cattolico che ha pagato con la vita la difesa della fede e della propria liberta' contro i soprusi della Massoneria !



 


ROLANDO RIVI
Giovane seminarista di 14 anni ucciso dai partigiani nel dopoguerra e la storia di 140 Sacerdoti   trucidati dai partigiani e di 60.000 persone scomparse negli anni '43-48 in Italia




Il Genocidio Armeno..Olocausto negato!
Una tragedia che gli stessi Cristiani ignorano distratti da altre memorie! 
Turchia ed Israele si oppongono al riconoscimento di "Genocidio" per  questo crimine. Quale verita' si vuole nascondere ?




L'eccidio dei Vandeani. La storia della Vandea Francese.
Le vittime della Rivoluzione Francese, della nascente Repubblica liberale . Liberta' per tutti , tranne per i Cattolici, sterminati, assassinati.La loro colpa  aver deciso , scelto la propria liberta' contro il seme  di tutte le dittature che hanno sconvolto il mondo.


Risorgimento Italiano

Risorgere da Cosa? La penisola Italica era  composta da stati pacifici e floridi come lo Stato Pontificio ed il Regno delle Due Sicilie. La loro colpa era di essere Stati Cattolici e di essere ricchi di risorse umane ed economiche che furono predate dai Savoia, oramai in fallimento,   ed i suoi macellai  con l'aiuto dell'Inghilterra e della Francia  ed i loro governi massonici e corruttori. Quale migliore occasione per depredare le ricchezze italiche e colpire la Chiesa Cattolica ed il popolo Cattolico Italiano!!!!


Eccidi, razzie, profanazione di Chiese, violenze, stupri, paesi incendiati , questro e' stato il Risorgimento , un'invasione barbarica e vile , una guerra di religione anticattolica che dopo 150 anni si pretende di festeggiare in pompa magna mentendo alle generazioni di giovani che studiano falsita' e menzogne! Dopo il danno ...la beffa!

I Cattolici perdonano ma  difendono la Verita!

Video documentario sul Risorgimento
I 4  video in alta definizione disponibili in un DVD (per ordinarlo clicca qui)





Fenestrelle - Il lager dei Savoia! Cosi' venivano uccisi i Cattolici Italiani che rimasero fedeli al Re del Regno delle Due Sicilie nei campi di sterminio degli invasori massonici appoggiati da potenze straniere e dalle massonerie internazionali !






Ecco un video interessante di un "Napoletano Verace" che ha voluto , storia vera alla mano, confutare le menzogne sul Risorgimento ed il sitema usato dalla TV di stato nel suo programma nazional-popolare di punta , San Remo , per prendere in giro gli Italiani ed anestetizzarli dal buon e strapagato comico R. Benigni.










La Truffa del Risorgimento - Un'invasione barbarica anticattolica ed a scopo di lucro mascherata da rivoluzione per la liberta'. Video con immagini dal film di Pasquale Squitieri del 1999 - "Li Chiamavano briganti" - censurato dopo solo una settimana di programmazione nei cinema italiani e le cui copie sono introvabili .






 



Il film integrale di Pasquale Squitieri e' disponibile in DVD 


Predazione organi

Donazione organi o predazione organi? Quando ho scoperto che l'espianto di organi avviene a cuore battente ma solo con la dichiarazione di morte celebrale e quindi di coma, sono rimasto inorridito! Come e' possibile? Non si prelevano organi da un cadavere, ma da una persona in coma e quindi con il corpo perfettamente funzionante e con il cuore battente! Non si possono prendere organi da un cadavere in quanto appena il cuore si ferma gli organi vanno in "necrosi" e quindi sono inutilizzabili!! 

Abbiamo combattuto per Eluana Englario e per non permettere l'eutanasia di persone celebralmente morte in quanto le consideriamo vive , e poi invece accettiamo l'espianto di organi che infatti avviene con l'intervento di un anestesista! Perche' anestetizzare ed usare dei paralizzanti  se non per evitare le reazioni del corpo vivo? Ma allora e' un omicidio! Lo Stato e la comunita' scientifica ci ingannano per permettere un lucroso traffico di organi e che molto spesso alimenta la vendita di organi e predazione su persone nei paesi poveri! Non possiamo accettarlo, e' un omicidio!


Documenti , studi e testimonianze di cio' che sta' accadendo nei nostri ospedali sopratutto a scapito di chi subisce incidenti stradali  confermano quanto razionalmente anche un profano di medicina sa', si e' sempre atteso che il cuore si fermasse per dichiarare la morte , ora invece si sono creati una legge truffa per ingannarci!

Il Catechismo della Chiesa Cattolica  all'art.2296 dice chiaramente :

"Il trapianto di organi è conforme alla legge morale se i danni e i rischi fisici e psichici in cui incorre il donatore sono proporzionati al bene che si cerca per il destinatario. La donazione di organi dopo la morte è un atto nobile e meritorio ed è da incoraggiare come manifestazione di generosa solidarietà. Non è moralmente accettabile se il donatore o i suoi aventi diritto non vi hanno dato il loro esplicito consenso. È inoltre moralmente inammissibile provocare direttamente la mutilazione invalidante o la morte di un essere umano, sia pure per ritardare il decesso di altre persone. " 

Dal testo latino si dice "ex cadavere", ossia donazione "da cadavere", ma se il cuore batte allora non e' un cadavere, e la scienza  ed i loro luminari ci ingannano in quanto hanno deciso che per morte utile per l' espianto  basta la morte celebrale ! La stampa e la televisione censurano e nascondono  cio' che accade a molte persone che per esempio,  dopo un incidente , hanno subito danni celebrali.La legge permette, solo dopo 6 ore di coma, di dichiarare la persona morta e rubargli gli organi uccidendolo . Non possiamo accettarlo!


Silvana Mondo accusa l'omicidio del  figlio Paolo!



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Intervento Prof. De Mattei sull'argomento. Dubbi e riflessioni!

Aborto.... Olocausto negato!

Non e' necessario essere credenti e capire che un essere vivente, indipendentemente dalla sua grandezza, o che sia dentro il ventre della madre, possa essere terminato in qualsiasi momento e che questo quindi e' un uccisione  ! Anche quando uccidiamo una zanzara...usiamo appunto il termine uccidere! Tanto piu' si deve usare il termine omicidio  quando si vuole   interrompere le vita di un essere, embrione o feto che sia , che possiede 23 cromosomi del padre e della madre e che se lasciato in pace , crescera' e diventera' quello che noi tutti siamo stati e saremo: Uomini e donne.




Ecco un video sconcertante di Gianna Jessen sopravissuta ad un aborto con soluzione salina al sesto mese. Lei  non e' morta ed e' nata , alla faccia del sistema e di chi ha deciso di sopprimerla. Ed ora e' una figlia di Dio che testimonia e condanna l'apatia del mondo di fronte alla frode del cosidetto "diritto delle donne"!

Il Femminismo, generato dal comunismo e' stato il big bang di questa arroganza con la quale si e' imposto anche politicamente ed attraverso apposite leggi debolmente combattute anche dal mondo Cristiano, un omicidio legalizzato



Il ventre della madre e' il posto piu' pericoloso per un bambino!




Cosa e' un embrione? 

Per contrastare le menzogne di stato, della politica e della scienza commerciale occorre far chiarezza su cosa e' un embrione. Cosa accade quando un uomo ed una donna hanno un rapporto sessuale e come viene generato un essere umano . 

Dichiarare che un embrione e' l'inizio della vita umana equivale quindi a riconoscere la sua dignita'  e diritto di esistere e quindi, ogni tecnica che provoca la sua uccisione  e ' da considerare un omicidio premeditato . Una verita' scomoda che impedirebbe l'aborto, la fecondazione artificiale, pillole varie e tutta l'eugenetica ed il biobusiness e quindi gli affari enormi, delle case farmaceutiche e dei nostri   medici ,  che girano intorno  al ventre materno sia esso fecondato naturalmente che artificialmente e tutte le implicazioni relative ai nuovi modelli di  famiglie ,anche omosessuali, che i nostri politici, intellettuali, giornalisti e media cercano di imporre ,dietro lauti compensi e promesse di potere, creando nuovi diritti e prodotti  che masse di consumatori  dovranno poi  acquistare . 

Naturalmente meglio se acquistati ed offerti dallo Stato  come servizi al popolo e pagati con le tasse che ad esso impone, tasse imposte  anche a chi e' contrario ed a chi   non vuole usufruirne,  ignorando il diritto di scelta e la liberta' individuale tanto declamata . 

Ricordiamo inoltre che i feti abortiti sono gia' usati per la sperimentazione scientifica   e , cosa piu' orribile, per la produzione di prodotti cosmetici . Siamo al cannibalismo sui propri stessi figli che genitori codardi ed egosti, perche' sempre da  uno spermatozoo e di un ovulo si parte in qualunque modo vengano estratti, uniti e quindi venduti ed acquistati,   rendono possibile con la complicita' di istituzioni, governi, partiti, parlamenti e maledette case farmaceutiche che dopo aver brevettato le loro tecniche devono poi farle fruttare.  Affari enormi che hanno bisogno del riconoscimento legale della cosidetta " liberta' individuale" , che tanto viene difesa ,  ma che serve solo a permettere questo disgustoso traffico. 

Ecco un video molto ben fatto che consigliamo di vedere .


Malefici come combatterli!

                                          
La medicina per la  nostra anima !
Ecco una serie di consigli che riguardano  i Malefici e come la Dottrina e la Fede Cattolica li combattono. Si ricorda che solo un Sacerdote ha le mani consacrate e puo' fare esorcismi, si consiglia pertanto di evitare santoni, laici e presunti guaritori ma di rivolgersi ad un Esorcista della Diocesi. Il fedele puo' comunque fare preghiere di liberazione autorizzate come l'esorcismo minore  di Leone XIII, il Rosario e le preghiere della Fede Cattolica. Estratto dal libro di Don Pasqualino Fusco:
"Preghiere di Liberazione dal Maligno" (nella sezione "Libri")






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Fatima.......il segreto per la vera pace!


Le apparizoni di Fatima rappresentano per i credenti l'evento  piu' grande di natura Divina  a cui  l' uomo abbia potuto assistere dopo gli eventi della vita , morte e resurrezione di Gesu'. 70.000 persone , tra cui atei, comunisti e naturalmente credenti , hanno assistito a questo evento che la stessa stampa moderna ha riportato entrando cosi' nella storia degli eventi storici documentati. 


Ma oltre al miracolo occorre considerare il messaggio, o meglio il monito, l'avvertimento che Dio ha voluto dare all'umanita' apostata ed orgogliosa! Un ultimatum , il cui mancato rispetto , lascera' Dio scatenare il castigo che gli stessi uomini stanno costruendo per se stessi . La "Consacrazione della Russia " e' l'unica arma che l'uomo ha per salvarsi , questo atto pero', non e' stato fatto cosi' come e' stato comandato. 

La Fraternita' San Pio X - www.sanpiox.it -  e' stata l'unica entita' sacerdotale e di fedeli  che ha indetto una "Crociata del Rosario" con l'obbiettivo di offrire  12 milioni di Rosari  per chiedere alla Madonna un aiuto affinche cio' possa essere fatto secondo la volonta' Divina. Sono stati raggiunti oltre 19 milioni  in tutto il Mondo. 

Una nuova Crociata del Rosario e' stata indetta per la Pasqua 2011 fino alla Pentecoste del 2012 giorni per raccogliere ulteriori 12 milioni di Rosari  per abbreviare questo castigo che infligge l'umanita' ed accorciare i tempi di  crisi della Chiesa in questo mondo apostata, omicida e menzognero travolto da guerre, genocidi, corruzione e piaghe sociali come aborto, eutanasia, criminalita', omosessualismo politico,eugenetica e fame nel mondo.




Documentario dell' Associazione Madonna di Fatima Onlus 
www.fatima.it



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Il precedente, la mancata consacrazione della Francia nel 1700!
Fonte: www.unafides33.blogspot.com

A Rianjo in Spagna, nell'agosto del 1931, Nostro Signore rese nota a Suor Lucia la sua insoddisfazione verso il Papa ed i vescovi Cattolici, perché essi non avevano obbedito al Suo ordine di consacrare la Russia. Egli disse:

Fate sapere ai Miei ministri, dato che essi seguono l'esempio del Re di Francia nel ritardare l'esecuzione delle Mie richieste, che essi lo seguiranno nella sciagura. Non sarà mai troppo tardi per ricorrere a Gesù e Maria.

In un altro testo, Lucia scrisse che Nostro Signore si era lamentato con lei:

Non hanno voluto ascoltare la Mia domanda! Come il Re di Francia se ne pentiranno e lo faranno, ma sarà tardi. La Russia avrà già diffusi nel mondo i suoi errori, provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa: il Santo Padre dovrà soffrire molto.

Il riferimento fatto da Gesù alla disobbedienza ed al castigo del Re di Francia è la seguente:

Il 17 giugno 1689, il Sacro Cuore di Gesù si era manifestato a Santa Margherita Maria Alacoque, e le aveva comunicato il Suo ordine verso il Re di Francia, ovvero che il Re consacrasse la Francia al Sacro Cuore. Per esattamente 100 anni i Re di Francia non obbedirono, ritardando la consacrazione.

Quindi il 17 giugno 1789 il Re di Francia fu spogliato della sua autorità legislativa dall'emergente Terzo Stato, e quattro anni dopo i soldati della Rivoluzione Francese uccisero il Re di Francia come fosse un criminale.
Nel 1793 la Francia inviò il suo Re, Luigi XVI, alla ghigliottina. Egli, come i suoi predecessori, non aveva obbedito alla richiesta di Nostro Signore affinché la Francia fosse consacrata al Sacro Cuore di Gesù, e per questo la sciagura era caduta sul Re ed il suo paese.
Ora, dopo più di  90 anni, un'altra consacrazione richiesta da Nostro Signore, la solenne e pubblica Consacrazione della Russia, non è stata ancora compiuta. Nel frattempo, vediamo esaudirsi tutte le profezie predette dalla Madonna di Fatima, ed il Papa ed i vescovi saranno puniti se continueranno a ritardare l'esecuzione degli ordini di Dio.

Nella visione del Terzo Segreto di Fatima, pubblicata dal Vaticano il 26 giugno 2000, il Papa ed i vescovi vengono mostrati nelle condizioni causate dal loro rifiuto di obbedire alle richieste di Nostro Signore. La visione mostra un vescovo vestito di bianco, che viene fucilato ed ucciso da un gruppo di soldati mentre si sta inginocchiando ai piedi di una grande croce di legno in cima ad una collina, dopo aver attraversato una città in rovina, colma di cadaveri. All'esecuzione del vescovo vestito di bianco fa seguito quella di numerosi vescovi, sacerdoti e laici. 
Questa visione profetica di morte e distruzione dovrebbe servire come monito a coloro che insistono nel ritardare il volere di Dio, perché Nostro Signore ha avvertito Suor Lucia che, se i vescovi continueranno su questa strada, "Essi lo seguiranno (Re Luigi XVI) nella disgrazia." 
Del resto qualcuno che ha amato e servito la Chiesa , il segretario di Stato del Vaticano Mons. Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII, cosi come le riporta il suo biografo Mons. Roche , così si espresse:
«Io sono preoccupato per i messaggi della Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere di Maria riguardo ai pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro l'atto suicida di alterare la Fede, nella Sua liturgia… Un giorno verrà quando il mondo civilizzato negherà il suo Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà tentata di credere che l'uomo è divenuto Dio… Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano il lume rosso dove Dio li sta aspettando, e come Maria Maddalena in lacrime di fronte alla tomba vuota, essi chiederanno: “Dove lo hanno portato?’… Io odo tutto intorno a me gli innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, gettare i Suoi ornamenti e farle provare rimorso per il Suo passato storico.»
 
Redazione S. Pasquino

Papa Leone XIII contro la Massoneria

INIMICA VIS 
  
Lettera Enciclica del 1892 di Papa Leone XIII al popolo Italiano  che denuncia la Massoneria come causa della rovina della nazione Italiana.



1. Custodi di quella fede a cui le nazioni cristiane van debitrici del loro morale e civile riscatto, Noi mancheremmo ad uno dei Nostri supremi doveri, se non levassimo spesso e ben alto la voce contro l’empia guerra, onde si tenta, diletti figli, rapirvi sì prezioso tesoro. Di questa guerra, ammaestrati ormai da lunga e dolorosa esperienza, voi ben conoscete le terribili prove, e nel vostro cuore di cattolici e di italiani altamente la deplorate. E veramente si può essere italiani di nome e di affetto, e non risentirsi delle offese che si fanno tuttodì a quelle divine credenze, che sono la più bella delle nostre glorie, che dettero all’Italia il primato sulle altre nazioni ed a Roma lo scettro spirituale del mondo: che sulle rovine del paganesimo e delle barbarie fecero sorgere il mirabile edifizio della cristiana civiltà? Si può essere di mente e di cuore cattolici e mirare con occhio asciutto in quella terra medesima nel cui grembo l’adorabile nostro Redentore si degnò stabilire la sede del suo regno, impugnate le sue dottrine, oltraggiato il suo culto, combattuta la sua chiesa, osteggiato il suo Vicario, perdute tante anime redente col suo Sangue, la porzione più eletta del suo gregge, un popolo stato per ben diciannove secoli a lui sempre fedele, esposto ad un continuo e presentissimo pericolo di apostatar dalla fede, e sospinto in una via di errori e di vizi, di materiali miserie e di morale abiezione? Diretta ad un tempo contro la patria celeste e la terrena, contro la religione dei nostri padri e la civiltà trasmessaci con tanto splendore di scienze, lettere ed arti da loro, la guerra di cui parliamo, voi la capite, diletti figli, è doppiamente scellerata, e rea non meno di umanità offesa che di offesa divinità. Ma d’onde essa muove principalmente se non da quella setta massonica, della quale discorremmo a lungo nell’Enciclica Humanum genus del 20 aprile 1884 e nella più recente del 15 ottobre 1890 indirizzata ai Vescovi, al Clero e al popolo d’Italia? Con queste due Lettere strappammo dal viso della massoneria la maschera onde si velava agli occhi dei popoli, e la mostrammo nella cruda sua deformità, nella sua tenebrosa e funestissima azione.

2. Ci restringiamo questa volta a considerarne i deplorevoli effetti rispetto all’Italia. Insinuatasi infatti già da gran tempo sotto le speciose sembianze di società filantropica e redentrice dei popoli, nel nostro bel paese, e per via di congiure, corruttele e di violenze giunta finalmente a dominare l’Italia e questa medesima Roma, a quanti disordini, a quante sciagure non ha essa in poco più di sei lustri spalancata la via? Mali grandi in sì breve giro di tempo ha veduto e patito la patria nostra. La religione dei nostri padri è stata fatta segno a persecuzioni di ogni sorta, col satanico intento di sostituire al cristianesimo il naturalismo, al culto della fede il culto della ragione, la morale così detta indipendente alla morale cattolica, al progresso dello spirito quello della materia. Alle sante massime e leggi del Vangelo si è osato contrapporre leggi e massime che possono chiamarsi il codice della rivoluzione, e un insegnamento ateo ed un verismo abbietto alla scuola, alla scienza, alle arti cristiane. Invaso il tempio del Signore, si è dissipata con la confisca dei beni ecclesiastici la massima parte del patrimonio necessario ai santi ministeri, assottigliato con la leva dei chierici oltre i limiti dell’estremo bisogno il numero dei sacri ministri. Se l’amministrazione dei sacramenti non fu potuta impedire, si cerca però in tutti i modi d’introdurre e promuovere matrimoni, e funerali civili. Se ancora non si riuscì a strappare affatto dalle mani della Chiesa l’educazione della gioventù ed il governo degli istituti di carità, si mira sempre con sforzi perseveranti a tutto laicizzare, che val quanto dire a cancellare da tutto l’impronta cristiana. Se della stampa cattolica non si è potuto soffocare la voce, si fece di tutto per screditarla ed avvilirla.

3. E pur di osteggiare la religione cattolica, quali parzialità e contraddizioni! Si chiusero monasteri e conventi; e si lasciano moltiplicare a lor grado logge massoniche e covi settari. Si proclamò il diritto di associazione: e la personalità giuridica, di cui associazioni di ogni colore usano ed abusano, è negata ai religiosi sodalizi. Si bandì la libertà dei culti e intanto odiose intolleranze e vessazioni si riserbano proprio a quella che è la religione degli italiani, ed a cui perciò dovrebbe assicurarsi rispetto e patrocinio sociale. A tutela della dignità e indipendenza del Papa si fecero proteste e promesse grandi; e voi vedete a quali vilipendi venga quotidianamente fatta segno la Nostra persona. Qualsiasi specie di pubbliche manifestazioni trova libero il campo; solamente or l’una or l’altra delle dimostrazioni cattoliche o è vietata o disturbata. S’incoraggiano nel seno della Chiesa scismi, apostasie, ribellioni ai legittimi superiori; i voti religiosi e segnatamente la religiosa ubbidienza si riprovano come cose contrarie alla libertà e dignità umana: e intanto vivono impunite empie congreghe, che legano con giuramenti nefandi i loro adepti, ed esigono anche nel delitto ubbidienza cieca ed assoluta. Senza esagerare la potenza massonica attribuendo all’azione diretta e immediata di lei tutti i mali che nell’ordine religioso presentemente ci travagliano, nei fatti che abbiam ricordato e in molti altri che potremmo ricordare, si sente il suo spirito; quello spirito che, nemico implacabile di Cristo e della Chiesa, tenta tutte le vie, usa tutte le arti, si prevale di tutti i mezzi per rapire alla Chiesa la sua figlia primogenita, a Cristo la nazione prediletta, sede del suo Vicario in terra e centro della cattolica unità. L’influenza malefica ed efficacissima di questo spirito sulle cose nostre non occorre oggi congetturarla da pochi e fuggevoli indizi, nè argomentarla dalla serie dei fatti che da trenta anni si succedono. Inorgoglita dai successi, la setta stessa ha parlato alto e ci ha detto ciò che fece in passato, ciò che si propone di fare in avvenire. Le pubbliche potestà, consapevoli o no, essa le riguarda in sostanza come propri strumenti: il che vuol dire che della persecuzione religiosa che ha tribolato e tribola l’Italia nostra, l’empia setta mena vanto come di opera principalmente sua, di opera eseguita spesso con altre mani, ma per modo immediato o mediato, diretto o indiretto, di lusinga o di minaccia, di seduzione o di rivoluzione, ispirata, promossa, incoraggiata, aiutata da lei.

4. Dalle rovine religiose alle sociali brevissima è la via. Non più sollevato alle speranze e agli amori celesti il cuore dell’uomo, capace e bisognoso dell’infinito, gittasi con ardore insaziabile sui beni della terra: ed ecco necessariamente, inevitabilmente una lotta perpetua di passioni avide di godere, di arricchire, di salire e quindi una larga ed inesausta sorgente di rancori, di scissure, di corruttele, di delitti. Nella nostra Italia morali e sociali disordini non mancavano certo anche prima delle presenti vicende; ma che doloroso spettacolo non ci porge essa i nostri dì. Nelle famiglie è assai menomato quell’amoroso rispetto che forma le domestiche armonie; l’autorità paterna è troppo sovente sconosciuta e dai figli e dai genitori; i dissidi sono frequenti, i divorzi non rari. Nelle città crescono ogni dì le discordie civili, le ire astiose tra i vari ordini della cittadinanza, lo sfrenamento delle generazioni novelle che cresciute all’aura di malintesa libertà non rispettano più nulla né in alto né in basso, gl’incitamenti al vizio, i delitti precoci, i pubblici scandali. Lo Stato invece di star pago all’alto e nobilissimo ufficio di riconoscere, tutelare, aiutare nella loro armoniosa universalità i divini e gli umani diritti, si crede quasi arbitro di essi, e li disconosce o li restringe a capriccio. L’ordine sociale infine è generalmente scalzato nelle sue fondamenta. Libri e giornali, scuole e cattedre, circoli e teatri, monumenti e discorsi politici, fotografie e arti belle, tutto cospira a pervertire le menti e corrompere i cuori. Intanto i popoli oppressi e ammiseriti fremono; le sette anarchiche si agitano; le classi operaie levano il capo e vanno ad ingrossar le file del socialismo, dell’anarchia; i caratteri si fiaccano, e tante anime non sapendo più nè degnamente patire, nè virilmente redimersi dai patimenti, abbandonano da se stesse, col suicidio, codardamente la vita.

5. Ecco i frutti che a noi italiani ha recato la setta massonica. E dopo ciò essa ardisce di venire innanzi magnificando le sue benemerenze verso l’Italia, e di dare a Noi e a tutti coloro che, ascoltando la Nostra parola, rimangono fedeli a Gesù Cristo, il calunnioso titolo di nemici della patria. Quali siano verso la nostra penisola i meriti della rea setta, ormai, giova ripeterlo, lo dicono i fatti. I fatti dicono che il patriottismo massonico non è che un egoismo settario, bramoso di tutto dominare, signoreggiando gli Stati moderni che nelle mani loro raccolgono ed accentrano tutto. I fatti dicono che, negl’intendimenti della massoneria, i nomi d’indipendenza politica, di uguaglianza, di civiltà, di progresso miravano ad agevolare nella patria nostra l’indipendenza dell’uomo da Dio, la licenza dell’errore e del vizio, la lega di una fazione a danno degli altri cittadini, l’arte dei fortunati del secolo di godersi più agiatamente e deliziosamente la vita, il ritorno di un popolo redento col divin sangue alle divisioni, alle corruttele, alle vergogne del paganesimo.

6. E non accade meravigliarsi di ciò. Una setta che dopo diciannove secoli di cristiana civiltà si sforza di abbattere la Chiesa cattolica, e di reciderne le divine sorgenti; che, negatrice assoluta del soprannaturale, ripudia ogni rivelazione, e tutti i mezzi di salute che la rivelazione ci addita; che pei disegni e le opere sue fondasi unicamente e interamente sopra una natura inferma e corrotta come è la nostra; tale setta non può essere altro che il sommo dell’orgoglio, della cupidigia spoglia, la sensualità corrompe; e quando queste tre concupiscenze giungono al grado estremo, le oppressioni, gli spogliamenti, le corruttele seduttrici, via via allargandosi, prendono dimensioni smisurate, diventano oppressione, spogliamento, fomite corruttore di tutto un popolo.

7. Lasciate dunque che, rivolgendo a voi la Nostra parola, vi additiamo la massoneria come nemica ad un tempo di Dio, della Chiesa e della nostra patria. Riconoscetela come tale praticamente una volta; e con tutte le armi, che ragione, coscienza e fede vi pongono in mano, schermitevi da sì fiero nemico. Niuno si lasci illudere dalle sue belle apparenze, niuno allettare dalle sue promesse, sedurre dalle sue lusinghe, atterrire dalle sue minacce. Ricordatevi che essenzialmente inconciliabili tra loro sono cristianesimo e massoneria; sì che aggregarsi a questa è un far divorzio da quello. Tale incompatibilità tra le due professioni di cattolico e di massone ormai, diletti figli, non potete ignorarla: ve ne avvertirono apertamente i Nostri Predecessori, e Noi per ugual modo ve ne ripetemmo altamente l’avviso. Coloro pertanto che per somma disgrazia han dato il nome ad alcuna di queste società di perdizione, sappiano che sono strettamente tenuti a separarsene, se non vogliono restar divisi dalla comunione cristiana, e perdere l’anima loro nel tempo e nell’eternità. Sappiano altresì i genitori, gli educatori, i padroni e quanti han cura di altri, che obbligo rigoroso li stringe d’impedire al possibile che entrino nella rea setta i loro soggetti, o che, entrati, vi rimangano.

8. Preme poi, in cosa di tanta importanza e dove la seduzione ai dì nostri è cosa facile, che il cristiano si guardi dai primi passi, tema i più leggeri pericoli, eviti ogni occasione, prenda le più sollecite precauzioni, usi insomma, secondo il consiglio evangelico, pur serbando in cuore la semplicità della colomba, tutta la prudenza del serpente. I padri e le madri di famiglia si guardino dall’accogliere in casa e di ammettere all’intimità delle confidenze domestiche persone ignote, o almeno quanto a religione non conosciute abbastanza; procurino invece di accertarsi prima che sotto il manto dell’amico, del maestro, del medico, o di altro benevolo non si celi un astuto arruolatore della setta. Oh in quante famiglie il lupo penetrò in veste d’agnello! Bella cosa sono le svariatissime società, che oggi in ogni ordine di sociale attinenza con fecondità prodigiosa sorgono da per tutto: società operaie, di mutuo soccorso, di previdenza, di scienze, di lettere, di arti, e simiglianti; e quando siano informate da buono spirito morale e religioso, tornano certamente proficue e opportune. Ma poiché qui pure, anzi qui specialmente è penetrato e penetra il veleno massonico, si abbiano per generalmente sospette, e si evitino le società che, sottraendosi ad ogni influsso religioso, possono facilmente essere dirette e dominate più o meno da massoni, come quelle che, oltre a porgere aiuto alla setta, ne sono, può dirsi, il semenzaio e il tirocinio. A società filantropiche, di cui non ben conoscano la natura e lo scopo, non si ascrivano facilmente le donne senza essersi prima consigliate con persone sagge e sperimentate, giacché passaporto alla merce massonica è spesso quella ciarliera filantropia, contrapposta con tanta pompa alla carità cristiana. Con gente sospetta di appartenere alla massoneria o a sodalizi ad essa aggregati procuri ognuno di non aver amicizia o dimestichezza: dai loro frutti li conosca e li fugga. E non solo di coloro che, palesemente empi e libertini, portano in fronte il carattere della setta, ma di quelli si eviti il tratto familiare, che si occultano sotto la maschera di universale tolleranza, di rispetto a tutte le religioni, di smania di voler conciliare le massime del Vangelo e le massime della rivoluzione, Cristo e Belial, la Chiesa di Dio e lo Stato senza Dio. Libri e giornali che stillano il tossico dell’empietà e che attizzano negli umani petti il fuoco delle cupidigie sfrenate e delle sensuali passioni; circoli e gabinetti di lettura, ove lo spirito massonico si aggira cercando chi divorare, siano al cristiano, e ad ogni cristiano, luoghi e stampa che fanno orrore.

9. Se non che, trattandosi di una setta che ha tutto invaso, non basta tenersi contro di lei in sulle difese, ma bisogna coraggiosamente uscire in campo ed affrontarla. Il che voi, diletti figli, farete, opponendo stampa a stampa, scuola a scuola, associazione ad associazione, congresso a congresso, azione ad azione. La massoneria si è impadronita delle scuole pubbliche; e voi con le scuole private, con quelle di zelanti ecclesiastici e di religiosi dell’uno e dell’altro sesso contendetele l’istruzione e l’educazione della puerizia e gioventù cristiana, e soprattutto i genitori cristiani non affidino l’educazione dei loro figli a scuole non sicure. Essa ha confiscato il patrimonio della pubblica beneficenza; e voi supplite col tesoro della privata carità. Nelle mani dei suoi adepti ha ella messo le Opere pie: e voi quelle che da voi dipendono affidatele a cattolici istituti. Ella apre e mantiene case di vizio; e voi fate il possibile per aprire e mantenere ricoveri all’onestà pericolante. A’ suoi stipendi milita una stampa religiosamente e civilmente anticristiana; e voi con l’opera e col danaro aiutate, promuovete, propagate la stampa cattolica. Società di mutuo soccorso ed istituti di credito sono fondati da lei a pro dei suoi partigiani; e voi fate altrettanto non solo pei vostri fratelli, ma per tutti gl’indigenti, mostrando che la vera e schietta carità è figlia di colui che fa sorgere il sole e cadere la pioggia sui giusti e sui peccatori.

10. Questa lotta del bene col male si estenda a tutto, e cerchi, in quanto è possibile, di riparare tutto. La massoneria tiene frequenti congressi per concertar nuovi modi di combattere la Chiesa; e voi teneteli frequentemente per meglio intendervi intorno ai mezzi e all’ordine della difesa. Ella moltiplica le sue logge; e voi moltiplicate circoli cattolici e comitati parrocchiali, promuovete associazioni di carità e di preghiera, concorrete a mantenere ed accrescere lo splendore del tempio di Dio. La setta, non avendo più nulla a temere, mostra oggi il viso alla luce del giorno; e voi, cattolici italiani, fate anche voi aperta professione della vostra fede, ad esempio dei gloriosi vostri antenati, che innanzi ai tiranni, ai supplizi, alla morte la confessavano intrepidi e l’autenticavano con la testimonianza del sangue. Che più? Si sforza la setta di asservire la Chiesa, e di metterla, umile ancella, ai piedi dello Stato? E voi non cessate di chiederne e, dentro le vie legali, di rivendicarne la dovuta libertà e indipendenza. Cerca essa di lacerare l’unità cattolica, seminando nel clero stesso zizzania, suscitando contese, fomentando discordie, aizzando gli animi all’insubordinazione, alla rivolta, allo scisma? E voi, stringendo sempre più il sacro nodo della carità e dell’obbedienza, sventate i suoi disegni, mandate a vuoto i suoi tentativi, deludete le sue speranze. Come i primitivi fedeli, siate tutti un cuore ed un’anima; e raccolti intorno alla cattedra della Chiesa e dei vostri Pastori, tutelate gl’interessi supremi della Chiesa e del Papato, che sono altresì i supremi interessi dell’Italia e di tutto il mondo cristiano. Ispiratrice e gelosa custode delle italiche grandezze fu sempre l’Apostolica Sede. Siate dunque italiani e cattolici, liberi e non settari, fedeli alla patria e insieme a Cristo ed al Vicario suo, persuasi che un’Italia anticristiana e antipapale sarebbe opposta all’ordinamento divino, e quindi condannata a perire.

11. Diletti figli, la religione e la patria vi parlano in questo momento per bocca Nostra. E voi ascoltate il loro grido pietoso, sorgete unanimi e combattete virilmente le battaglie del Signore. Il numero, la baldanza, la forza dei nemici non vi atterriscano; chè Dio è più forte di loro, e se Dio è con voi, che potranno essi contro di Voi? Affinchè poi con maggior copia di grazie Iddio sia con voi, con voi combatta, con voi trionfi, raddoppiate le vostre preghiere, accompagnatele con l’esercizio delle cristiane virtù e specialmente coll’esercizio della carità verso i bisognosi, e rinnovando ogni dì le promesse del Battesimo, implorate umilmente, instantemente, perseverantemente le divine misericordie. Come auspicio di queste, e come pegno altresì della Nostra paterna dilezione, v’impartiamo, diletti figli, la benedizione Apostolica.

Dato a Roma, presso S. Pietro, il giorno 8 dicembre 1892, anno decimoquinto del Nostro Pontificato.





Approfondimento

martedì 26 aprile 2011

Via Crucis , Le promesse di Gesu' !

Promesse fatte a fratello Stanìslao (1903-1927). All'età di 18 anni entrò a far parte dei novizi dei padri Scolopi a Bugedo. Pronunziò regolarmente, i voti e si distinse per perfezione e amore. Nell'ottobre del 1926 si offrì vittima a Gesù attraverso Maria. Subito dopo questa eroica donazione, cadde e rimase immobilizzato. Morì santamente nel marzo del 1927. Egli fu anche un'anima privilegiata che ricevette messaggi dal cielo. Il suo direttore gli chiese di scrivere le promesse fatte da Gesù a quelli che praticano assiduamente la VIA CRUCIS

  

Esse sono:
 
1. Darò ogni cosa che Mi viene richiesta con fede, durante la Via Crucis 
 
2. Prometto la vita eterna a tutti coloro che pregano, di tanto in tanto, la Via Crucis con pietà. 
 
3. Li seguirò ovunque in vita e li aiuterò specialmente nell'ora della loro morte. 
 
4. Anche se essi hanno più peccati dei granelli di sabbia del mare, tutti saranno salvati dalla pratica della Via Crucis. (ciò non toglie l'obbligo di evitare il peccato e confessarsi regolarmente) 

5. Quelli che pregano la Via Crucis frequentemente, avranno speciale gloria in cielo. 
 
6. Li libererò dal purgatorio (sempre se essi ci vadano) al primo martedì o sabato dopo la loro morte. 
 
7. Lì benedirò ad ogni Via Crucis e la Mia benedizione li seguirà ovunque sulla terra, e dopo la loro morte, anche in cielo per l'eternità. 
 
8. Nell'ora della morte non permetterò al demonio di tentarli, lascerò ad essi ogni facoltà, affinchè essi possano riposare tranquillamente nelle Mie braccia. 

9. Se essi pregano la Via Crucis con vero amore, trasformerò ognuno di essi in ciborio vivente nel quale Io Mi compiacerò di far sgorgare la Mia grazia. 

10. Fisserò il Mio sguardo su quelli che pregheranno spesso la Via Crucis, le Mie mani saranno sempre aperte per proteggerli. 

11. Dato che io sono crocifisso alla croce sarò sempre con coloro che Mi onoreranno, pregando la Via Crucis frequentemente. 

12. Essi non potranno mai più separarsi (involontariamente) da Me, poichè Io darò loro la grazia di non commettere mai più peccati mortali. 
 
13. Nell'ora della morte Io li consolerò con la mia Presenza e Noi andremo assieme al Cielo. LA MORTE SARA' DOLCE PER TUTTI COLORO CHE MI HANNO ONORATO, DURANTE LA LORO VITA, PREGANDO LA VIA CRUCIS. 
 
14. Il mio spirito sarà un drappo protettivo per essi ed Io li soccorrerò sempre ogni qualvolta ricorreranno ad esso. 
 
"Desidero che tu conosca più a fondo l'amore di cui arde il Mio Cuore verso le anime e lo comprenderai quando mediterai la Mia Passione. Non negherò nulla all'anima che Mi prega In nome della Mia Passione. Un 'ora di meditazione sulla Mia dolorosa Passione ha un merito maggiore di un anno intero di flagellazioni a sangue." Gesù a S. Faustina Kovalska.

Redazione 


"La Passione di Gesu'" - Il film   di Mel Gibson



Profezie sulla crisi della Fede!

Pontifex.Roma La Beata Anna Caterina Emmerich e le profezie sul futuro della Chiesa. “Gli ebrei ritorneranno in Palestina e diverranno Cristiani verso la fine del mondo”

Per molti cattolici, la figura di Anna Katharina Emmerick (1774-1824) beatificata dal papa Giovanni Paolo II nel 2004, è essenzialmente legata al famosissimo film dell’attore regista australiano Mel Gibson “La Passione di Cristo”, la cui sceneggiatura è in buona parte, per gli aspetti non tratti ovviamente dai vangeli canonici, basata sulle visioni attribuite alla monaca agostiniana tedesca. La beata nacque l’8 settembre 1774 da una famiglia di contadini e non potè frequentare regolarmente la scuola, dovendo lavorare nei campi e aiutare in casa. Sin dalla più tenera età ebbe un profondo desiderio di consacrarsi a Dio nella vita religiosa. Come accadeva a quell’epoca, diverse congregazioni di suore la rifiutarono la rifiutarono perché non  aveva a disposizione la necessaria dote economica per entrare in monastero. Solo nel 1802 venne finalmente accolta nel monastero delle Agostiniane di Agnetenberg presso Dulmen e l’anno  seguente prese i voti religiosi. Quando nel 1811, il monastero venne soppresso, la Emmerick fu accolta a Dolmen come domestica del sacerdote Lambert che era fuggito dai terrori della Francia rivoluzionaria.
Dopo poco tempo, ella cominciò a sperimentare i dolori della Passione di Cristo e ricevette la stimmate. Presto si diffuse la voce dei suoi doni soprannaturali:assenza di alimentazione, conoscenza dei cuori umani, riconoscimento delle reliquie dei santi, conoscenza delle erbe medicinali, dei misteri biblici della fede, partecipazione con lo spirito nell’aldilà, comunione con le povere anime del purgatorio e molte persone cominciarono a farle visita, ricevendone insegnamenti e gesti di benevolenza.

Dal 1819 fino al giorno del suo trapasso, nel 1824, le visioni della Emmerick furono dettate da lei stessa al poeta romanticista Clemens Brentano, che poi si convertì sinceramente al Cattolicesimo, il quale sedette quasi interrottamente al capezzale dell’estatica e annotò attentamente in sedicimila grandi fogli i suoi racconti biblici e le contemplazioni mistiche, paragonabili in qualche modo a quelle di Maria De Agreda (1602-1655) o della più recente Teresa Neumann (1898-1962).

L’enorme materiale raccolto e poi ordinato dal poeta, fu pubblicato, in parte postumo, tra il 1858 e 1860,in tre opere principali. Complessivamente l’opera completa curata dal poeta, consta di sei volumi, di cui quattro sulla vita e la passione di Cristo, uno sulla vita della Madonna e uno sull’Antico Testamento.  Riguardo ai tempi finali la monaca agostiniana ha lasciato diverse sconcertanti dichiarazioni. Già più di due secoli fa la beata Caterina Emmerich  preannunciava che  la liberazione di satana sarebbe avvenuta poco prima dell’anno 2000 dichiarando “Mi è stato anche detto che Lucifero verrà liberato per un certo periodo cinquanta o sessanta anni prima dell’anno di Cristo 2000. Mi vennero indicate le date di molti altri eventi che non riesco a ricordare; ma un certo numero di demoni dovranno essere liberati molto prima di Lucifero, in modo che tentino gli uomini e servano come strumenti della giustizia divina”. “Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola…
Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto…C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda…” (12 settembre 1820). “Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Tutte queste cose diedero tanta tristezza” (27 settembre 1820). “Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione.

In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre” (1820) “Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione” (22 aprile 1823). “Ho visto di nuovo la strana grande chiesa. Non c’era niente di santo in essa.
Ho visto anche un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. [Nella strana chiesa] C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo. Sullo sfondo, in lontananza, vidi la sede di un  popolo crudele armato di lance, e vidi una figura che rideva, che disse: “Costruitela pure quanto più solida potete; tanto noi la butteremo a terra” (12 settembre 1820). “Fra le cose più strane che vidi, vi erano delle lunghe processioni di vescovi. Le loro colpe verso la religione venivano mostrate attraverso delle deformità esterne” (1 giugno 1820). “La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine” (12 luglio 1820). (Fino alla riforma liturgica del 1967, la Santa Messa si concludeva con la lettura del Prologo del vangelo di Giovanni. Le profezie della santa si riferiscono quindi al periodo successivo al 1967). “Vidi la Chiesa di San Pietro in rovina, e il modo in cui tanti membri del clero erano essi stessi impegnati in quest’opera di distruzione – ma nessuno di loro desiderava farlo apertamente davanti agli altri. Gesù mi dice che la Chiesa sembrerà in completo declino. Ma sarebbe risorta” (4 ottobre 1820). “Vidi ancora una volta la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando… Ma vidi anche che l’aiuto sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e stendere il suo manto su di essa. Vidi un Papa che era mite e al tempo stesso molto fermo/…/ Vidi un grande rinnovamento e la Chiesa che si liberava in alto nel cielo”. “La Chiesa si trova in grande pericolo. Dobbiamo pregare affinché il Papa non lasci Roma; ne risulterebbero innumerevoli mali se lo facesse. Ora stanno pretendendo qualcosa da lui.

La dottrina protestante e quella dei greci scismatici devono diffondersi dappertutto. Ora vedo che in questo luogo la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti lavorano alla distruzione, persino il clero.

Si avvicina una grande devastazione” (1 ottobre 1820). “Mentre attraversavo Roma con San Francesco e altri santi, vedemmo un grande palazzo avvolto dalle fiamme, ma mentre ci avvicinavamo il fuoco diminuì e noi vedemmo un edificio annerito. Finalmente raggiungemmo il Papa. Era seduto al buio e addormentato su una grande poltrona: era molto ammalato e debole; non riusciva più a camminare. Gli ecclesiastici nella cerchia interna sembravano insinceri e privi di zelo; non mi piacevano.

Parlai al Papa dei vescovi che presto dovevano essere nominati. Gli dissi anche che non doveva lasciare Roma. Se l’avesse fatto sarebbe stato il caos. Egli pensava che il male fosse inevitabile e che doveva partire per salvare molte cose…


Era molto prospero a lasciare Roma e veniva esortato insistentemente a farlo. La Chiesa è completamente deserta. Sembra che tutti stiano scappando. Dappertutto vedo grande miseria, odio, tradimento, rancore, confusione, e una totale cecità. O città! O città! Cosa ti minaccia? La tempesta sta arrivando; sii vigile! (7 ottobre 1820). “Vedo il Santo Padre in grande angoscia. Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini. Temo che il Santo Padre soffrirà molte altre prove prima di morire. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente” (10 agosto 1820).
“Il Santo Padre, immerso nel suo dolore, è ancora nascosto per evitare le incombenze pericolose. Ora può fidarsi solo di poche persone; è principalmente per questa ragione che deve nascondersi. Ma ha ancora con sé un anziano sacerdote di grande semplicità e devozione.
Egli è suo amico, e per la sua semplicità non pesavano valesse la pena toglierlo di mezzo.. Ma quest’uomo riceve molte grazie da Dio. Vede e si rende conto di molte cose che riferisce fedelmente al Santo Padre. Mi veniva chiesto di informarlo, mentre stava pregando, sui traditori e gli operatori di iniquità che facevano parte delle alte gerarchie dei servi che vivevano accanto a lui, così che egli potesse avvedersene”. “Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa.

L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma].
Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità… Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo” (13 maggio 1820). “Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri (e i tiepidi erano fra questi) facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto.

Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni” (12 aprile 1820). “Vidi un’apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente…Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma” (25 agosto 1820). “Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del Santuario e dell’Altare principale (10 settembre 1820).
“Vedo altri martiri, non ora ma in futuro… Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. (Ap 13,1). In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il  clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione.

Ebbi la sensazione che sarebbero diventate martiri un giorno. Quando la Chiesa per la maggior parte era stata distrutta e quando solo i santuari e gli altari erano ancora in piedi, vidi entrare nella Chiesa i devastatori con la Bestia.

Là essi incontrarono una donna di nobile contegno che sembrava portare nel suo grembo un bambino, perché camminava lentamente. A questa vista i nemici erano terrorizzati e la Bestia non riusciva a fare neanche un altro passo in avanti. Essa proiettò il suo collo verso la Donna come per divorarla, ma la Donna si voltò e si prostrò, con la testa che toccava il suolo. Allora vidi la Bestia che fuggiva di nuovo verso il mare, e i nemici stavano scappando nella più grande confusione” (Agosto –ottobre 1820).

“Verranno tempi molto cattivi, nei quali i non cattolici svieranno molte persone. Vidi anche la battaglia. I nemici erano molto più numerosi, ma il piccolo esercito di fedeli ne abbatté file intere [di soldati nemici]. Durante la battaglia, la Madonna si trovava in piedi su una collina, e indossava un’armatura. Era una guerra terribile. Alla fine, solo pochi combattimenti per la giusta causa erano sopravvissuti, ma la vittoria era la loro” (22 ottobre 1822).
“Vidi, in grande lontananza, grandiose legione che si avvicinavano. Davanti a tutti vidi un uomo su un cavallo bianco (Ap 19,11-21?). I prigionieri venivano liberati e si univano a loro. Tutti i nemici venivano inseguiti. Allora, vidi che la Chiesa veniva prontamente ricostruita, ed era magnifica più di prima” (Agosto – ottobre 1820). “Vidi un nuovo Papa che sarà  molto rigoroso. Egli si alienerà i vescovi freddi e tiepidi. Non è un romano, ma è italiano . Proviene da un luogo che non è lontano da Roma. Ma per qualche tempo dovranno esserci ancora molte lotte e agitazioni(27 gennaio 1822). “Vorrei che fosse qui il tempo in cui regnerà il Papa vestito di rocco. Vedo gli apostoli, non quelli del passato ma gli apostoli degli ultimi tempi e mi sembra che il Papa sia fra loro”.

“Gli ebrei ritorneranno in Palestina e diverranno cristiani verso la fine del mondo”.

Don Marcello Stanzione




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