Non dobbiamo insorgere, ma servire la verità e non piegarci al mondo... La Chiesa non è la barca personale di qualcuno, né del papa, né del patriarca, né del vescovo. Nessuno può far tacere lo Spirito nella Chiesa, nei fedeli. Dovremo patire molto, ma sarà breve la prova e poi non ci sarà più ateo o incredulo... questa è una grande consolazione. Padre Paisios fu monaco atonita.È ritenuto una persona particolarmente carismatica.Pochi anni prima della sua morte (1994) un monaco cattolico lo venne a trovare e tra i due si tenne un colloquio sul futuro dell'Europa. Riporto il dialogo come è stato registrato.
Paisios:
"Oggi la situazione delle Chiese è molto grave. Non lo capiscono, ma è
così. Ci aspettano molte prove. Fra pochi anni ci sarà una grande prova:
i pii saranno duramente provati; ma durerà poco, per fortuna; poi non
ci sarà più nemmeno un infedele. L'Europa diventerà una grande potenza,
avrà un capo ebreo; non solo, ma cercheranno anche un capo spirituale
per avere più forza e sarà il papa, il quale metterà assieme tutti,
cattolici, protestanti, figli del diavolo (è una setta americana
presente pure in Grecia), mussulmani... Li metterà insieme lasciando a
ciascuno libertà... Viviamo in tempi di Apocalisse, siamo come al tempo
di Noè; lo prendevano in giro... Oggi nessuno ci crede, ma siamo al
colmo. I pii avranno grandi prove, ma il tempo sarà breve. Queste cose
sono chiaramente annunciate da Ezechiele e Zaccaria....".
- "Padre, lei crede che il papa possa giungere a questo punto?".
Paisios:
"Certo, avverrà questo. Ci sarà una grande catastrofe, ma poi tempo di
pace e più nessun infedele, anche gli ebrei si convertiranno. Fra poco
succederà questo. Voi come vi comporterete quando il papa farà così?".
- "Il nostro superiore dice che se il papa non segue l'evangelo non lo si può seguire...".
Paisios:
"L'unione verrà, ma prima avremo la tribolazione e la catastrofe. Noi
intanto dobbiamo mirare in alto, sì, la pietà...".
"Anche
qui in Grecia alcuni preti vogliono vestire come la gente del mondo o
le monache avere la veste più corta o a mezza manica... Una volta è
venuto un prete, l'ho portato fuori vicino all'ulivo e ho tolto tutte le
foglie dell'ulivo e gli ho detto: Sta ora a vedere che ne sarà di
quell'ulivo! È come se si cava un sasso da un muro di una casa. Lì per
lì non succede niente, ma pian piano entra acqua esce un sasso dopo
l'altro e infine la casa va in rovina".
....
"L'apocalisse parla chiaro... parla di anticristo e di Babilonia, che è Roma".
- "Padre, sono d'accordo con quanto lei pensa, ma sul fatto della grande prova che verrà fra pochi anni, non capisco bene....".
Paisios: "Non dico fra 2-3 anni esattamente, ma certamente presto presto, siamo al colmo, al tempo di Noè...".
-
"... Poi per il papa, lei crede che giunga a questo punto? Il nostro
superiore dice che, a parte tutto il peccato, è vescovo di Roma: noi
crediamo nella sua benedizione".
Paisios:
"Certo è capo, è vescovo, non vi dico di fare insurrezioni, ma la
verità non si può camuffare... Se mio padre è ubriaco o audultero, non
posso passarlo sotto silenzio. Bisogna cercare le vie dello Spirito per
aiutarlo a capire, ma con pietà: come, se e quando Dio lo vuole... Non
ci si può nascondere che c'è molta massoneria e sionismo a Roma, c'è
grande corruzione, c'è la mentalità del mondo... Guarda, lo crederesti
che il patriarca Atenagora era un massone? Nemmeno io lo credevo, ma mi
hanno portato i documenti con i suoi gradi di massone e i certificati
della pensione che recepiva come massone. Non dobbiamo insorgere, ma
servire la verità e non piegarci al mondo... La Chiesa non è la barca
personale di qualcuno, né del papa, né del patriarca, né del vescovo.
Nessuno può far tacere lo Spirito nella Chiesa, nei fedeli. Dovremo
patire molto, ma sarà breve la prova e poi non ci sarà più ateo o
incredulo... questa è una grande consolazione".
Cronache dal monte Athos, Valleripa 1986, pp. 237-243.