L'argomento
di seguito trattato è sicuramente uno dei più importanti che
possano essere affrontati, in quanto l'oggetto in esame è quella che
dal 1'945 in avanti è considerata dai più come l'unica forma di
governo accettabile, il perno sulla quale ruota la politica moderna è
che funziona come modello, per lo meno in linea teorica, per
classificare il mondo tra "buoni" e "cattivi" a
prescindere da qualunque altra considerazione : la democrazia.
Confronto
tra Cattolicesimo e democrazia
Il
Cattolicesimo, com'è noto a tutti ivi compresi coloro che fingono
d'ignorarlo, non è un'invenzione umana bensì è la Dottrina della
Chiesa fondata personalmente dal Figlio di Dio. In altre parole, il
Cattolicesimo è un prodotto dell'intervento di Dio nella Storia, e
come tale unica fonte di Verità pura ed assoluta.
Considerando
il Cattolicesimo dal punto di vista strettamente "giuridico",
possiamo affermare che si tratti della Monarchia Assoluta per
eccellenza, nella quale è presente un Sovrano (la Santissima
Trinità, nelle persone di Padre, Figlio e Spirito Santo) che regna
su ogni cosa creata senza la benchè minima limitazione e senza che
tale regalità sia in qualche modo soggetta d alcun tipo di confronto
con chicchessia.
La
Chiesa è un vicereame con le stesse caratteristiche, essendo appunto
il Papa il Vicario di Cristo.
Rispetto
agli esseri umani, i prediletti della Creazione, la Maestà Divina
esercita il Suo incomparabile ministero tramite l'indicazione di ciò
che può o dev'essere fatto e ciò che non può o non dev'essere
fatto, attraverso il concetto del peccato in tutte le sue sfumature.
La Misericordia Divina è però tale da permettere a qualunque
trasgressore di mondarsi dalle proprie mancanze attraverso il
pentimento e possibilmente il sacramento della Confessione, seguito
dagli atti necessari ad espiare le proprie colpe ed eventualmente a
porvi rimedio. Il pentimento imperfetto, o attrizione, permette anche
agli sfortunati non credenti di salvarsi dalla condanna con il
semplice pentimento dovuto al disgusto per il peccato in sè stesso,
senza alcuna implicazione di tipo religioso, e questa è una
dimostrazione della Misericordia di Dio.
Attraverso
il libero arbitrio, agli esseri umani è concessa una piena
possibilità di scelta riguardo al cammino di vita da seguire, e
chiunque può decidere di percorrerlo più o meno in modo concorde
con la Legge Divina. Tale libertà di scelta non va però confusa,
nella maniera più assoluta, come una legittimazione d'ogni scelta
liberamente intrapresa : scegliendo liberamente di agire contro la
Legge Divina si sceglie liberamente di dannarsi con le proprie mani,
in quanto pur non essendo esercitata da Dio alcuna coercizione sugli
esseri umani per costringerli a vivere secondo la Sua Legge ciò che
in essa è comandato resta un vincolo fondamentale per la salvezza
dell'anima. Regno di carità e di giustizia, ma Regno nell'accezione
più completa del termine.
La
democrazia è un'invenzione umana, riconducibile nella sua concezione
moderna al periodo storico nel quale ebbe luogo la rivolta
dell'essere umano contro Dio, attraverso la diffusione di teorie in
netto contrasto con la Dottrina della Chiesa che le miopi monarchie
dell'epoca colpevolmente lasciarono svilupparsi.
Tale
ideologia si è via via imposta al mondo dietro la spinta della
Massoneria, ossia la Controchiesa, con l'appoggio di potentati
politici e finanziari atei od ostili al Papato, e successivamente
alla Seconda Guerra Mondiale è passata da genere a specie
politicamente parlando, ossia da essere una delle forme di "governo"
all'essere l'unica ritenuta accettabile.
La
democrazia è per definizione la negazione dell'assoluto in ogni sua
forma, ed il metro di giudizio circa la bontà o la giustizia di
qualunque cosa è l'opinione della maggioranza del momento, anche se
nominalmente ammette che tutte le minoranze possano esprimersi.
Ogni
vincolo con il divino è completamente ignorato, o per meglio dire è
ignorato in quanto tale, essendo la Religione ritenuta solo una delle
tante, comuni opinioni.
L'essenza
della democrazia può quindi essere facilmente essere riassunta dalle
parole di Voltaire "Non sono d’accordo con la tua idea ma farò
di tutto perchè tu la possa esprimere" e di Alastair Crowley
"Fà ciò che ti piace".
Da
sottolineare che Voltaire e Crowley furono tra i maggiori nemici di
Dio di tutti i tempi, massone illuminista anticlericale il primo e
massone occultista satanista il secondo, ed entrambi rappresentarono
le suddette categorie al massimo grado.
La
democrazia è anticattolica.
Possiamo
affermare pienamente e senza temere smentite che la democrazia sia
un'ideologia completamente anticristiana in generale e anticattolica
in particolare, e come tale Pio IX comandò senza mezzi termini di
rifiutarla insieme alle altre eresie moderniste nel suo meraviglioso
"Sillabo".
Questa
marcia concezione politica, che si fonda sul postulato dell’assenza
di verità assolute e che la verità e la giustizia sono qualcosa che
l’essere umano ha la libertà di scegliere secondo la propria
opinione, è esattamente il contrario della Dottrina Cattolica,
basata sull’esistenza di Dio e del Diavolo, dell’assolutamente
vero e giusto e dell’assolutamente falso e sbagliato al di là di
qualunque opinione, cosa che la democrazia nega rendendo tutto
assolutamente opinabile.
Si
tratta di un concetto estremamente pericoloso, perché togliendo
all’Umanità la guida spirituale e morale del Cattolicesimo che
ponga adeguati limiti alla libertà che resistano al mutare dei
tempi, la giustizia e la morale divengono nient’altro che una moda
del momento, e quello che oggi è considerato giusto e morale tra
qualche anno può essere considerato sbagliato ed immorale e
viceversa, senza l’applicazione di nessun criterio oltre al
pensiero più comunemente condiviso al momento, con conseguenze che è
difficile prevedere ma che è facile temere.
Per
la democrazia il Cattolicesimo è sì degno di rispetto, però non
più di qualsiasi altra cosiddetta “religione”, opinione,
pensiero o ideologia, tranne chiaramente le ideologie
antidemocratiche che vengono messe fuori gioco con accuse di
“estremismo”, “intolleranza” o altre simili, tanto cretine
quanto efficaci ed a volte sostenute da leggi fatte su misura per
limitare la famosa “libertà d’espressione” quando questa viene
usata contro la democrazia che paradossalmente l’ha creata. Il
fatto che oggi il Cattolicesimo (e più in generale il Cristianesimo)
ancora goda di una certa dignità è solo perché anche se debolmente
è sostenuto da milioni e milioni di persone, ma in una democrazia
perfetta il Cattolicesimo verrebbe posto sullo stesso piano del
satanismo, come due religioni entrambe degne di rispetto finchè non
diventano antidemocratiche, allo stesso modo di una moglie madre di
famiglia ed una prostituta di strada che dovrebbero essere messe allo
stesso livello, senza discriminazioni, come libere scelte di vita di
libere persone.
E’vero
quel che si dice, che la più grande menzogna del Demonio è stata
convincere l’uomo di non esistere…
Questo
anticattolicesimo si manifesta anche nel gran materialismo e
consumismo che il sistema democratico sviluppa ; è chiaro che
venendo a mancare valori religiosi e morali nei quali credere, tutto
si riduce ad una gran corsa al guadagnare, al possedere,
all’arraffare e al godere per alcuni fortunati ed al sognare di
farlo per tutti gli altri. In mancanza del Dio vero e di altri veri
valori, non può che dominare il “dio denaro” insieme ad altri
feticci che l’uomo stesso, svuotato, si crea in sostituzione in una
sorta di moderna idolatria. Tale idolatria è alimentata dalla
Massoneria, che attraverso il controllo dei mezzi d'informazione
tenta sempre più di abbruttire e svilire l'essere umano,
solleticando i suoi istinti più bassi perchè li soddisfi con
intrattenimenti che lo allontanino dalla nobiltà che la Tradizione
cercò sempre di instillare nel suo spirito.
Come
profetizzò già prima della Seconda Guerra Mondiale il celebre
scrittore cattolico inglese Chesterton, l’eresia dell’avvenire
non è Mosca ma è Manhattan, chiaramente non riferendosi alle
singole persone, che singolarmente possono essere cattive come buone,
ma al carattere dominante del luogo e all’esempio che trasmette.
Sempre in tema di profetici scrittori, possiamo notare quanto la
democrazia assomigli all’Anticristo descritto da Benson nel suo
impressionante libro “Il padrone del mondo”.
La
democrazia è una rivolta dell’uomo contro Dio, al quale vuole
rubare la sovranità, una sovranità che solo a Lui appartiene
(enciclica “Quas Primas”, Pio XI 11 luglio 1925) e che per un
cattolico in questo mondo deve essere esercitata solo da chi
legittimamente Lo rappresenta ed opera in Suo nome, al quale spetta
la facoltà di distribuire parte del potere alle persone più degne
ed adeguate perché lo aiutino a governare i popoli.
Una
rivolta attraverso la quale l’uomo liberale e moderno (nel senso
peggiore del termine) vuole togliere a Dio la potestà del giudizio
del Bene e del Male, del giusto e dello sbagliato, della virtù e del
peccato, usurpando il Suo ruolo di giudice supremo e prendendo da Lui
una totale indipendenza… un atteggiamento simile a quello di
Lucifero che volle essere alla stessa altezza di Dio. Nella Sacra
Bibbia ciò appare in Genesi 3,1 : “Allora il serpente disse alla
donna :-No voi non morirete ; anzi il Signore sa che se ne mangerete,
si apriranno i vostri occhi e diventerete come Dio, acquistando la
conoscenza del bene e del male.-“.
Tra
l’altro, sappiamo benissimo che l’eretico concetto di libertà di
scelta slegata da Dio e lasciata completamente nelle mani dell’
uomo “divinizzato” sia in realtà una mera menzogna, in quanto in
una cosiddetta “democrazia” le scelte sono in realtà pilotate
dall’oscura (e forse un po’ alla volta meno oscura) dittatura
mondialista in via di formazione che fa di tutto per eliminare alla
radice ogni forma di dissenso ai suoi infami progetti… quindi
“democrazia” non significa solamente una diffusa assenza della
Chiesa (e quindi di Dio) dalla vita pubblica, ma anche un’ingombrante
presenza della Controchiesa massonica (e quindi del Diavolo) al suo
posto con la malcelata intenzione di spazzarla via dalla Storia.
L'esempio
attuale più orrendo e spaventoso è l'uso che viene fatto del
concetto di "omofobia" e i tentativi dittatoriali nel
peggior senso possibile che si stanno mettendo in atto per
stravolgere un fatto naturale ed ovvio come l'identità sessuale : la
"democrazia" e le conseguenti libertà democratiche trovano
piena applicazione nell'appoggiare la diffusione delle perverse
teorie, viceversa in presenza di rifiuto la democrazia sparisce e
viene sostituita da accuse di "omofobia" che altro scopo
non hanno se non privare i cittadini della libertà non solo di
rifiutare la depravazione ma anche di pensare di poter farlo.
La
democrazia accetta tutte le idee... sì, purchè siano democratiche!
Allora perchè criticano il buon vecchio Torquemada? Anche lui
accettava tutte le idee, purchè fossero cattoliche! Sono solo
differenti i metodi... in effetti, le "bombe democratiche"
hanno fatto moltissimi più morti di tutti i tribunali ecclesiastici
d'ogni tempo messi insieme, senza ovviamente parlare degli "aborti
democratici" perchè allora come numero di uccisioni anche lo
spauracchio Adolf Hitler al confronto diventa (molto! Ma molto!) meno
d'un novellino. E che dire delle varie "pillole contraccettive
democratiche"?
La
raccapricciante spietatezza che la democrazia dimostra in modo tanto
esecrabile nei confronti dei bambini non ancora nati è l’esatto
opposto dell’irritante indulgenza che dimostra nei confronti dei
criminali. Infatti, nonostante sia applicata in alcuni Stati
nordamericani, la pena di morte è totalmente osteggiata dai
democratici, i quali inorridiscono anche con smorfie grottesche
all’idea che un mostruoso individuo, magari autore delle azioni più
malvage, venga privato del suo “diritto” alla vita in modo
totalmente indolore, mentre al contrario negano quello stesso diritto
con suprema leggerezza e con metodi da macellai ad un essere umano
che più innocente non potrebbe essere. Tipico, clamoroso esempio
dell’inversione del diritto secondo l’infetta logica democratica.
Da
ricordare che il più grande teologo d’ogni tempo, San Tommaso
d’Aquino, fosse favorevole alla pena di morte nel nome del bene
comune e secondo il principio di dare ad ognuno ciò che si merita,
comprese le vittime che si aspettano giustizia, mentre Voltaire, il
famigerato massone anticlericale e deista, fosse contrario secondo
l’assurda inversione del diritto che già ai quei tempi iniziava a
contaminare la giurisprudenza ; inoltre, è bene ricordare anche che
l’ultimo degli Stati italiani nel quale si praticò la pena di
morte fu lo Stato Pontificio.
La
democrazia, sempre pronta a dilungarsi in ignobili piagnistei circa
la (giusta) condanna a morte del criminale o del depravato di turno,
ad un bimbo non ancora nato nega persino l’appellativo di
“persona”, riducendolo a “cellule”, come se fosse un virus
del raffreddore invece che un dono di Dio.
In
effetti, come numero di vite spezzate la democrazia supera anche il
comunismo, atrocità che sembra impensabile ma è reale! Nessuno,
nella Storia, ha commesso tanti assassinii come la democrazia, e in
modi così vili, e ciò riporta alla mente le parole della
viscontessa Marie-Jeanne Roland de la Platière, condannata alla
ghigliottina dai giacobini, che salendo sul patibolo ebbe a dire :-O
Libertà... quanti delitti si commettono in tuo nome!-. Ed era solo
l'inizio.
Se
c'è qualcosa che ha condotto anime all'Inferno, questa è stata la
cosiddetta "Dichiarazione dei diritti dell'uomo" del 1'789,
infame cartaccia massonica.
Pur
tuttavia molti, moltissimi cattolici insistono nel dichiararsi
democratici ed a seguire in maniera becera e stolida un concetto che
è alla base d’ogni male, di ogni singolo male, di ogni singolo
male della nostra tormentata epoca.
Immaginiamo
che ad un “Porta a porta” venga invitato un ospite che si
dichiari totalmente antireligioso in quanto liberale ; credo che la
cosa ai più darebbe ancora fastidio (lo spero!), ma pur tuttavia
tale ateo dichiarato rimarrebbe un interlocutore per la stragrande
maggioranza dei telespettatori, forse antipatico, forse sgradevole,
ma pur sempre un interlocutore.
Adesso
immaginiamo lo scenario opposto, con un ospite che si dichiarasse
totalmente antidemocratico in quanto cattolico tradizionalista (il
Cattolicesimo, di fatto, è una monarchia assoluta, o meglio La
Monarchia Assoluta)… una volta fatta una simile affermazione, il
cattolico cesserebbe di colpo d’essere considerato un interlocutore
da una percentuale di pubblico che stimo molto prossima alla
totalità, e che pertanto include anche tantissimi cattolici ; non
importerebbe granchè di quel che potrebbe dire quest’ospite,
sarebbe un mostro antidemocratico e tutto quello che uscisse dalla
sua bocca sarebbe dipinto come fuoco dell'Inquisizione.
In
lontani tempi migliori sarebbe avvenuto l’esatto contrario, ed il
rifiuto (unito a qualche bella sanzione per eresia) avrebbe colpito
il primo, oggi toccherebbe senza dubbio al secondo.
Possiamo
quindi affermare che la teoria anticattolica per eccellenza (in
quanto fonte di tutte le altre) ha sostituito non solo nella società
ma nelle menti dei cattolici stessi quello che era la Religione. Non
nei cuori, in quanto tanti continuano a professarsi credenti e ad
avere un trasporto sentimentale verso le figure chiave del
Cattolicesimo, ma le menti sì, perché quasi tutti alla parola
“democrazia” rispondono a comando come cani alla speciale parola
dell’addestratore.
Purtroppo
la grandissima maggioranza dei cattolici ha le idee estremamente
confuse a riguardo, e non sa bene a chi debba obbedienza : se al buon
Gesù o alle teorie che la società (manovrata) c’insegna che siano
quelle dei “buoni”, e dal momento che Gesù è buono le teorie
dei “buoni” non possono essere contro di Lui. La Chiesa, dal
canto suo, il più delle volte o tace o crea ancora maggiore
confusione, tanto che al giorno d’oggi è strapieno di cattolici
che riducono la Dottrina a “Dio è amore”, ed essendo amore
perdona tutti, sempre, indistintamente, compreso chi il perdono lo
rifiuta, lo deride e lo insulta… e questa teoria, pilastro del
falso ecumenismo, s’adatta perfettamente alla democrazia : se Dio
perdona tutti a conti fatti non ci sono più né regole nè precetti
né tantomeno Comandamenti, peccati o Verità assolute, quindi ognuno
può scegliere democraticamente quel che vuole in nome di quell'amore
che è Dio.
Allo
stesso modo è da riaffermare l’esistenza di Paradiso, Purgatorio e
Inferno come luoghi fisici, dove le anime realmente vanno, è che non
si tratta affatto di stati d’animo dovuti alle nostre azioni come
taluni modernisti pretenderebbero per escludere l’idea di
dannazione eterna, contraria alla mentalità democratica, teoria
peraltro del tutto priva d’ogni elementare riscontro oggettivo : se
così fosse, tutti i buoni sarebbero felici e tutti i cattivi tristi.
Un giorno sarà certamente così, nel Paradiso o nell’Inferno,
fisici, ma in questo mondo non è per nulla detto.
La
tendenza a considerare Nostro Signore come una specie di pseudo-dio
elettorale e politicamente corretto che si sta insinuando nelle menti
di non pochi cattolici è da bloccare al più presto, ed anche in
questo caso è necessaria una ferma condanna della democrazia e di
tutti i “principi” democratici, senza inventare nulla di nuovo e
semplicemente riprendendo quanto già affermato senza alcun dubbio.
Una
cosa è la Verità e una cosa è l’opinione ; solo la Verità ha
dei diritti, l’errore non ne ha alcuno ; il Bene si difende
escludendo il Male. E via dicendo.
Inoltre,
il sostenere "Io sono cattolico ma ognuno ha il diritto di..."
è un'eresia non solo molto evidentemente deducibile dal
comportamento sempre tenuto dalla Chiesa nei secoli, ma anche dalle
stesse parole di Cristo, che disse all'adultera :-Và, e non peccare
più!-, non :-Và, e fai un po' quello che ti pare perchè è tuo
diritto.-. Anche il rituale della Cresima, che tutti i cattolici che
hanno ricevuto i Sacramenti hanno compiuto, implica un dichiarato
"Rinuncio a Satana", non un "Ho diritto di scegliere".
Ai
“cattolici” che non rinuncerebbero mai a dichiararsi democratici
anche dopo aver ricevuto le adeguate nozioni, consiglio di cercarsi
sulla pagine gialle un "dio" che non dica “Io sono il
Signore Dio tuo” e “Non avrai altro Dio al di fuori di Me”, ma
“Io sono il signore dio tuo, se tu vuoi” e “Non avrai altro
"dio" al di fuori di me, se per te va bene”… un
inesistente dio elettorale a misura del modernismo, un altro feticcio
democratico.
Oltre
a non essere accettabile per ragioni dottrinali, la democrazia è
anche contraria al concetto di Patria (la tradizionalista terra dei
Padri, quindi cattolica), di famiglia e di onore, essendo obbiettivo
del mondialismo cancellare ogni identità dopo aver cancellato la
Religione, per ridurre ogni uomo, donna e bambino ad un imbelle
fantoccio consumista da poter controllare a piacere.
La
democrazia è antinazionale.
Prima
di tutto, la democrazia liberale e progressista non riconosce il
concetto di Patria, considerato un termine da estremisti del passato,
per la democrazia le nazioni sono niente di più di spazi geografici,
senza nulla di ideale, di romantico, di militare, di quello che per
gli antichi era la fedeltà al re e che è sempre stato il sentimento
complementare della storica alleanza tra Altare e Trono, la più alta
e nobile forma di governo che l'Umanità abbia mai conosciuto.
Com’è
evidente, della mancanza pressoché totale di amor di Patria dei
giovani d’oggi e del loro individualismo vigliacco la colpevole è
la democrazia, che non solo non ha mai trasmesso loro questo valore
fondamentale, ma ha pure fatto di tutto per soffocarlo quando fosse
nato spontaneamente… la Patria non è “politically correct”.
La
democrazia apre le frontiere ed incoraggia la libera immigrazione da
un Paese all’altro, con danni incalcolabili per il Paese oggetto
dell’immigrazione che deve affrontare i notevoli problemi sociali
che questo comporta, ed ancor peggio si trova colpito in quel che è
la sua identità religiosa e culturale a causa di quest’invasione
di “nuovi cittadini” che con la nazione non hanno nulla a che
vedere. Ciò va a colpire il senso d’appartenenza a quella che la
democrazia si rifiuta di chiamare Patria delle future generazioni,
che in questo miscuglio non riescono come quelle passate a sentirsi
Italiani, Spagnoli, Francesi, Tedeschi, Inglesi… solo dei
democratici cittadini del villaggio globale mondialista. E
sicuramente tutta questa apertura politicamente corretta è un
piacere che altri non ci ricambiano.
Inoltre,
alle volte quest’immigrazione danneggia anche le nazioni dalle
quali gli immigrati partono, perchè toglie loro molti possibili
lavoratori… in teoria ; chiaramente non nel caso molto comune nel
quale queste nazioni diano impulso all’immigrazione per liberarsi
dei loro soggetti peggiori, come fa per esempio la Romania e tutto il
nord Africa. La famosa intolleranza razziale nasce esattamente da
questo, da gente che a casa propria si vede costretta a vivere a lato
di individui molto spesso indesiderabili di popoli non fatti per
vivere nello stesso posto. E’ quindi un prodotto indiretto della
democrazia, dell’ingiusta immigrazione che da un lato permette e
dall’altro impone ammantandola di diritti umani invertiti in una
sorta di razzismo al contrario, e dall’innaturale convivenza che ne
consegue ; se non fosse così e si trattasse solo di semplice “odio
per le razze differenti”, allora in Europa centrale e occidentale
come c’è chi non sopporta i nordafricani o gli slavi ci sarebbe
anche chi detesta gli eschimesi o i maori.
Ovviamente,
il tipo d'immigrazione che si preferisce favorire è quella islamica,
in quanto una presenza controllata di musulmani ha per la Massoneria
una duplice utilità : erode l'identità cristiana e genera una sorta
di preoccupazione generalizzata e latente circa il pericolo del
terrorismo, e questo rende più accettabile l'idea di un "governo"
sovranazionale centralizzato (mondialista) che vigili in nome di un
presunto "bene comune" che sono loro a stabilire. Da una
parte insistono tanto nel dire che la maggioranza dei musulmani sono
bravi e dall'altra sono ben contenti nel sapere che molta gente non
ne sia granchè convinta.
Per
simili ragioni viene permesso ai terroristi dell'ISIS di continuare
ad esistere, perchè sono gli utili idioti della Massoneria
occidentale : agiscono contro i cristiani, regolarmente inermi ed in
inferiorità numerica, e fanno sì che gli europei invigliacchiti da
decenni di democrazia siano sempre più favorevoli a coalizioni
internazionali (mondialiste) che siano pronte ad intervenire per
salvarli da questi moderni Gog e Magog... che in altri tempi
sarebbero stati tolti di mezzo in fretta e senza alcuna particolare
difficoltà.
E'
da notare come gli stessi terroristi rivolgano le loro buffonesche
minacce solo ad i Paesi che adottano reazioni di tipo democratico,
mentre Israele è stata accuratamente evitata, pur essendo il nemico
più piccolo e più vicino. Essendo l'unica striscia di terra tra la
Siria e l'Egitto, i terroristi per arrivare in Libia a fare la voce
grossa avranno dovuto fare un ampio giro per evitarla.
E' evidente
che se avessero la forza per poter costituire un serio pericolo per
Israele, allora le democrazie occidentali sotto la spinta degli Stati
Uniti si precipiterebbero in suo soccorso senza neppure perdere
troppo tempo ad inventarsi un "casus belli", mentre dal
momento che stanno semplicemente massacrando vigliaccamente dei
cristiani indifesi, tra cui anche molti bambini, le democrazie
fingono di nulla. Se la Chiesa ritrovasse il suo antico coraggio e
costituisse un esercito (magari!) misto tra volontari e mercenari per
andare in soccorso dei cristiani perseguitati, l'intero apparato
democratico nord-occidentale uscirebbe dal suo silenzio con valanghe
di roboanti proteste contro un ritorno alle Crociate (magari!) e via
di seguito... la Chiesa deve sopportare democraticamente la morte dei
propri fedeli, altrimenti lede i diritti democratici dei terroristi.
I cristiani e la Chiesa, come sempre, sono coloro che più fanno le
spese dell'esistenza della democrazia.
La
democrazia dimostra il suo carattere antinazionale anche privando i
governi della forza necessaria a combattere il crimine e garantire la
sicurezza dei cittadini, il “Date a Cesare quel che è di Cesare”.
Come fa la polizia, intralciata da mille regole e regolette, a
contrastare in maniera efficace i criminali che al contrario godono
di una totale libertà d’azione? Tutta la storia dell’umanità ci
dimostra che non può esistere la pace se non si ha la forza per
garantirla, non essendo questo mondo il Paradiso Terrestre. Come
dicevano gli antichi romani, “Si vis pacem para bellum”, “Se
vuoi la pace prepara la guerra”, e loro di guerra s’intendevano
molto più di noi oggi. Sicuramente, quando in Italia c’era un
po’meno democrazia c’era anche molta meno gente che metteva le
sbarre alle finestre di casa… anche perché la democrazia misura al
millimetro la legittima difesa, e la vittima che non accetta di
subire democraticamente, se scoperta, corre sempre il grave rischio
di passare dalla sua condizione reale di vittima alla condizione di
“delinquente” che la democrazia gli attribuisce senza peraltro
concedergli le attenuanti che così spesso regala ai delinquenti
veri, secondo una concezione della giustizia totalmente invertita.
La
droga, i furti, le aggressioni, gli stupri, gli omicidi, i
taglieggiamenti, l’immigrazione clandestina e tutti gli altri
crimini di cui “godiamo” non sono altro che il prodotto di leggi
sempre più blande e indulgenti da un lato quanto severe dall'altro,
appunto leggi democratiche.
La
democrazia è antifamiliare.
La
propaganda delle “coppie di fatto” ed il suo riconoscimento
sociale tanto condiviso è il secondo insulto, dopo il divorzio,
all’istituzione del matrimonio ed alla concezione di famiglia,
privata di ogni sacralità. Oltre al danno morale, questo causa un
danno pratico dal momento che incoraggia le separazioni viste come
“libere scelte”, distruggendo così non poche famiglie e
togliendo ai bambini un’infanzia sana e serena.
Come
toglie ai “governi” il potere di reprimere davvero quel che si
deve reprimere, la democrazia toglie allo stesso modo il potere ai
genitori di reprimere davvero i figli quando è necessario, secondo
quella visione (ormai per fortuna meno comune) moderna dei “genitori
amici” che non proibiscono niente, con il risultato che ci sono non
pochi ragazzini a cui farebbe un gran bene una buona dose di sberle
che non ne hanno mai presa una e ragazzine che tornano alle cinque di
mattina senza che nessuno si permetta di dir loro nulla per non
innervosirle. Come sempre, la mancanza d’autorità da parte di chi
dovrebbe esercitarla provoca un’inversione d’autorità, nel
grande come nel piccolo, tanto per le grandi banche internazionali
che in certe situazioni comandano al posto dello “stato” come per
i figli che mettono i piedi sulla testa ai genitori.
La
televisione, secondo il costume liberale, da parte sua molte volte
sembra voler peggiorare una situazione famigliare già parecchio
danneggiata, dando molto spesso esempi negativi, dipingendo d’oro
squallidi personaggi e mostrando come giuste e di successo scelte di
vita assolutamente sbagliate. Questo effetto è particolarmente grave
sulle ragazzine, che vedono alla televisione tante donne di scarsa o
nulla moralità proposte come dive e stelle, cosa che può indurle a
ritenere che spogliarsi o saltare da un letto all’altro come una
pulce in un dormitorio pubblico sia qualcosa di normale se non
addirittura di furbo per fare carriera.
Il
peggior attacco alla famiglia ed alla concezione della donna come
creatrice di vita perpetrato dalla democrazia è la libera facoltà
di uccidere i bambini prima che vedano la luce del Sole : l’aborto,
atto infame con il quale un’indegna senza cuore fa del suo ventre
la tomba e non la culla del suo bambino con l’aiuto di un lurido
criminale che utilizza la sua scienza per spegnere la vita innocente
che aveva giurato di salvare, atto infame che la democrazia difende
per difendere la libertà sessuale “conquistata” col ’68
incurante di ledere il più sacro dei diritti, infame mattanza che
spegne ogni giorno migliaia di piccole vite in tutto il mondo e in
qualche caso in modo molto cruento. Chi per effetto della propaganda
liberale non avesse ben presente l’orrore di questo terrificante
crimine e per ciò non fosse contrario, che si guardi qualche foto di
quello che è il risultato finale… se non cambia idea è veramente
senza speranza e si merita di condividere la dannazione con
l’assassino responsabile.
La
democrazia è contraria all’onore, al coraggio ed alla nobiltà.
Così
come impedisce alle “autorità” costituite di reagire come
sarebbe giusto per far rispettare la legge, a maggior ragione la
democrazia, che vede l’onore come qualcosa di medioevale, vorrebbe
togliere a qualsiasi persona che subisce un’offesa ingiusta il
diritto di avere soddisfazione, diritto al quale qualsiasi uomo degno
di questo nome non può rinunciare.
Così,
secondo queste teorie, un uomo che riceve una mancanza di rispetto o
peggio a sé stesso o a qualcuno o qualcosa di importante per lui
(sua madre, sua moglie, Dio, il suo Paese…) può solo reagire
“civilmente” a parole, e nient’altro, quando al contrario ha
non solo la facoltà ma, in alcuni casi, il dovere di reagire con i
fatti. Questo da un lato promuove la codardia, dando l’ “essere
civili” come scusa per tirarsi indietro in situazioni nelle quali
un uomo non può tirarsi indietro, e dall’altro da un impulso alla
volgarità, all'inciviltà, alla blasfemia, alla violenza stupida e
spicciola, che il più delle volte non incontrano alcuna degna ed
adeguata risposta.
Un
esempio per tutti, piccolo e semplice : i nostri nonni e magari anche
i nostri genitori a scuola erano molto educati e rispettosi, ma se un
professore dava loro due sberle se le tenevano senza piagnistei.
Adesso nelle scuole ci sono non pochi ragazzini molto volgari e
arroganti, però se un professore stufo desse a loro le due sberle
dei nostri nonni o genitori, quasi tutti loro correrebbero subito a
fare le vittime nascondendosi dietro agli adulti dai quali magari
amano sfoggiare una grande indipendenza.
Così
facendo si va a creare una società amorfa, dove la gran maggioranza
degli individui non ha più nessuna capacità di esporsi
personalmente per nulla, né di collettivo né di personale,
arrivando a non saper neppure cancellare le bestemmie dai muri delle
strade.
Il
cittadino democratico medio di fronte a qualunque problema tiene lo
sguardo a terra e cammina veloce con la testa bassa fino a casa dove
poter lamentarsi al sicuro, però continuando a votare quegli stessi
politici liberal-democratici che immancabilmente gli causano i
problemi ; chiaro, perché la democrazia gli ha insegnato che “gli
estremisti (come l'Inquisizione) sono cattivi”, pertanto rimane
democraticamente con i problemi e democraticamente continua a
lamentarsene.
Anche
la guerra, nel mondo democratico moderno ha perso ogni onore e
cavalleria, riducendosi ad un semplice lancio di missili che non
fanno distinzioni e che non riescono ora della fine ad essere
risolutivi nei confitti.
Rifiutando
ogni principio assoluto ed ogni concetto di vita che si elevi al di
sopra della sua fogna “politically correct”, la democrazia fa di
tutto per nascondere e sminuire il valore di quel che sono il
coraggio e la nobiltà del sacrificio, che al contrario per l’essere
umano è normale e giustissimo ammirare (andare contro la natura
umana, lo sappiamo, fa parte dello stile liberale), crescendo
generazioni di esseri deboli, vuoti e opportunisti, e coloro che non
lo sono è perché hanno appreso altre cose dalla Religione, dalla
Storia o per conto proprio lontano dalle teorie liberal-progressiste.
Conclusioni
Riassumendo,
una democrazia liberale e progressista, pienamente realizzata,
darebbe forma ad un mondo senza valori religiosi o morali (tutto è
un’opinione, non esiste nulla d’assoluto), potenzialmente
violento (i criminali hanno i loro diritti, pochi sanno difendersi e
chi lo fa rischia di passare legalmente dalla parte del torto) e
governato dal materialismo (cos’altro rimane se non il denaro ed i
beni di consumo?)
Quindi…un
mondo relativista, immorale, violento e materialista… sicuramente,
un mondo che piacerebbe molto a Satana.
La
radice ultima è sempre la democrazia, questo leviatano al quale
tutto dev’essere immolato, questo maglio iconoclasta, questa
infetta siringa usata per iniettare ogni sorta di veleno, questo
palcoscenico massonico usato dai nemici di Dio per presentare Cristo
come il tiranno le cui leggi vanno ridicolizzate ed accantonate in
nome della “libertà” e del “progresso”.
E
coloro che operano perché questo abominio possa realizzarsi Dio già
li definì, chiamandoli “nati, che sono come se non fossero mai
nati” (Eccli 44,9), secondo le parole di Pio XII quelli che
vorrebbero trasformare il mondo in una specie di “cimitero
universale di anime morte, avvelenate e velenose in corpi vivi”.
L’abominio che San Pio X chiamò “l’utopia malsana della
rivoluzione e dell’empietà” (“omnia instaurare in Christo!”)
nella sua “lettera sugli errori de Le Sillon” (23 settembre 1910)
e che Pio XI indicava come le tragiche deviazioni del nostro tempo,
istituendo nel 1925 la festività di Cristo Re l’ultima domenica di
ottobre.
L'appello
è quindi a voi, cattolici non ancora schierati : a chi darete la
vostra fedeltà?
La
democrazia è l'eredità di coloro che crocifissero il vostro
Signore, perseguitarono i vostri fratelli, bruciarono le vostre
chiese, villipesero i vostri Santi e derisero la vostra Fede... nulla
di strano che oggi sia l'arma di chi vuole annacquare le vostre
menti, piegare la vostra volontà, inaridire i vostri cuori,
cancellare la vostra terra, lasciar morire i vostri correligionari,
bestemmiare il vostro Dio, sfasciare le vostre famiglie e corrompere
i vostri figli.
Voi
con chi sceglierete di schierarvi? Con Dio o con la demo(no)crazia?
Con entrambi non è possibile.
Io
da parte mia non ho mai dubitato, e vi invito a non dubitare.
Contatevi...i
numeri li avete (abbiamo?). Se farete la scelta giusta si potrà
apertamente dimostrare che "Le porte dell'Inferno non
prevarranno".