“Tutti possono venire, nessuno escluso”. Con queste parole monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha risposto alle domande dei giornalisti, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’ottavo incontro mondiale delle Famiglie in programma a Philadelphia dal 22 al 27 settembre.
Interpellato riguardo alla presenza o meno, a Philadelphia, di coppie gay, monsignor Paglia ha risposto: “Seguiamo alla lettera l’Instrumentun Laboris del Sinodo. Tutti possono venire, nessuno escluso”. “E se qualcuno si sente escluso, lascio le 99 pecorelle e lo vado a prendere”, ha aggiunto con una battuta.
“L’intima connessione” tra il meeting negli Usa e il Sinodo, ha precisato monsignor Paglia, “evidentemente non è solo temporale. L’augurio è che l’incontro di Philadelphia e il Sinodo di ottobre possano realmente costruire una stagione ecclesiale e sociale caratterizzata da un rinnovato protagonismo della famiglia. Per questo vogliamo lavorare. Vogliamo che il Vangelo della misericordia sia annunciato nelle grandi città del mondo, soprattutto nei quartieri più poveri e più periferici”. (SIR)
“L’intima connessione” tra il meeting negli Usa e il Sinodo, ha precisato monsignor Paglia, “evidentemente non è solo temporale. L’augurio è che l’incontro di Philadelphia e il Sinodo di ottobre possano realmente costruire una stagione ecclesiale e sociale caratterizzata da un rinnovato protagonismo della famiglia. Per questo vogliamo lavorare. Vogliamo che il Vangelo della misericordia sia annunciato nelle grandi città del mondo, soprattutto nei quartieri più poveri e più periferici”. (SIR)