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Il presidente Napolitano ha imposto prima un tecnocrate nella figura del professore universitario Mario Monti, poi in quella di un politico democristiano, l’onorevole Enrico Letta, per una invereconda ammucchiata politica con i nemici storici. E’ come mettere d’accordo cristiani e musulmani, sciiti e sunniti. Questi due signori sono sudditi della Trilaterale e del Gruppo Bilderberg, ossia del governo politico ed economico mondiale, e hanno dimostrato l’incapacità di darci un governo stabile all’altezza della situazione. Quale sia il loro gioco non lo abbiamo capito, come non capiamo ancora a quale gioco stia giocando Napolitano, che ha toppato con Monti e sta per toppare con Letta. Oltre a non opporsi all’idiozia (?) di chi ha voluto distruggere Gheddafi (e gli altri despoti), rendendo insicure le nostre frontiere mediterranee. Considerando che stiamo scendendo velocemente nel baratro, ci siamo ormai accorti del fallimento degli ultimi due governi e di quelli dei precedenti della Seconda Repubblica. La Casta politica che fa?
La Casta politica sta annaspando tra i
proclami di un Matteo Renzi (“se
avanzo seguitemi”: io becco nel centrodestra, Cuperlo a sinistra, così facciamo
“cappotto”, tutte le poltrone saranno salve e fotteremo il Caimano) e di un Berlusconi che muore con tutti i
Filistei. Tutto il resto è silenzio
politico, malgrado gli schiamazzi in rete di un Grillo Falena e le pie intenzioni di Officina per l’Italia di ammucchiare i
rimasugli di una Destra arroccata sulle ultime poltrone. Manca, purtroppo, una
Destra alla Marine Le Pen, o un’Alba Dorata alla greca, tanto per
rendere insonni le notti della Casta inutile e… ladra “secondo coscienza”. Si ha l’impressione che siamo sul
palcoscenico di una novella del Decamerone: mentre la peste psicotica
del disastro socioeconomico infuria nel territorio, i nobili politici si
rifugiano in una villa sul colle e, al riparo, gozzovigliano raccontandosi
storielle. Quella del Boccaccio finì bene. Quella attuale potrebbe finire male
per i gozzoviglianti, poiché hanno creato odio e rabbia nel cuore della
maggioranza dei cittadini italiani.
Manca, purtroppo, una Casta militare,
dedicata e decisa, che mobiliti le ultime Forze Armate per rimettere ordine nel
disordine istituzionale e politico, come altri hanno messo ordine in Egitto dopo
la pazzia della “primavera araba” pseudo democratica, osannata dagli idioti
occidentali, ignoranti dei dettati del Corano sul califfato e
l’emirato.
A Corridonia molte ditte hanno chiuso i
battenti. Ed è dura anche per i pochi rimasti aperti. Tra breve una prestigiosa ditta di qui aprirà una
fabbrica in Serbia, mentre da Civitanova Marche un’altra ditta creerà in Messico una fabbrica per il mercato
statunitense. Si mormora che un’altra ditta di Corridonia pensa di traslocare
all’estero… Risultato: 40 persone a spasso. Vanno via dall’Italia, massacrati dalla Casta politica, per dare da mangiare agli abitanti di
altri Stati. Mentre a Roma i politici stanno a guardare…
Giorgio Rapanelli, Corridonia (Macerata). Link Visualizzazione Relazione Dott. Orsi della London School of Economy