lunedì 20 luglio 2015

Democrazia o demonocrazia?


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L'argomento di seguito trattato è sicuramente uno dei più importanti che possano essere affrontati, in quanto l'oggetto in esame è quella che dal 1'945 in avanti è considerata dai più come l'unica forma di governo accettabile, il perno sulla quale ruota la politica moderna è che funziona come modello, per lo meno in linea teorica, per classificare il mondo tra "buoni" e "cattivi" a prescindere da qualunque altra considerazione : la democrazia.





Confronto tra Cattolicesimo e democrazia


Il Cattolicesimo, com'è noto a tutti ivi compresi coloro che fingono d'ignorarlo, non è un'invenzione umana bensì è la Dottrina della Chiesa fondata personalmente dal Figlio di Dio. In altre parole, il Cattolicesimo è un prodotto dell'intervento di Dio nella Storia, e come tale unica fonte di Verità pura ed assoluta.
Considerando il Cattolicesimo dal punto di vista strettamente "giuridico", possiamo affermare che si tratti della Monarchia Assoluta per eccellenza, nella quale è presente un Sovrano (la Santissima Trinità, nelle persone di Padre, Figlio e Spirito Santo) che regna su ogni cosa creata senza la benchè minima limitazione e senza che tale regalità sia in qualche modo soggetta d alcun tipo di confronto con chicchessia.
La Chiesa è un vicereame con le stesse caratteristiche, essendo appunto il Papa il Vicario di Cristo.

Rispetto agli esseri umani, i prediletti della Creazione, la Maestà Divina esercita il Suo incomparabile ministero tramite l'indicazione di ciò che può o dev'essere fatto e ciò che non può o non dev'essere fatto, attraverso il concetto del peccato in tutte le sue sfumature. La Misericordia Divina è però tale da permettere a qualunque trasgressore di mondarsi dalle proprie mancanze attraverso il pentimento e possibilmente il sacramento della Confessione, seguito dagli atti necessari ad espiare le proprie colpe ed eventualmente a porvi rimedio. Il pentimento imperfetto, o attrizione, permette anche agli sfortunati non credenti di salvarsi dalla condanna con il semplice pentimento dovuto al disgusto per il peccato in sè stesso, senza alcuna implicazione di tipo religioso, e questa è una dimostrazione della Misericordia di Dio.

Attraverso il libero arbitrio, agli esseri umani è concessa una piena possibilità di scelta riguardo al cammino di vita da seguire, e chiunque può decidere di percorrerlo più o meno in modo concorde con la Legge Divina. Tale libertà di scelta non va però confusa, nella maniera più assoluta, come una legittimazione d'ogni scelta liberamente intrapresa : scegliendo liberamente di agire contro la Legge Divina si sceglie liberamente di dannarsi con le proprie mani, in quanto pur non essendo esercitata da Dio alcuna coercizione sugli esseri umani per costringerli a vivere secondo la Sua Legge ciò che in essa è comandato resta un vincolo fondamentale per la salvezza dell'anima. Regno di carità e di giustizia, ma Regno nell'accezione più completa del termine.


La democrazia è un'invenzione umana, riconducibile nella sua concezione moderna al periodo storico nel quale ebbe luogo la rivolta dell'essere umano contro Dio, attraverso la diffusione di teorie in netto contrasto con la Dottrina della Chiesa che le miopi monarchie dell'epoca colpevolmente lasciarono svilupparsi.

Tale ideologia si è via via imposta al mondo dietro la spinta della Massoneria, ossia la Controchiesa, con l'appoggio di potentati politici e finanziari atei od ostili al Papato, e successivamente alla Seconda Guerra Mondiale è passata da genere a specie politicamente parlando, ossia da essere una delle forme di "governo" all'essere l'unica ritenuta accettabile.
La democrazia è per definizione la negazione dell'assoluto in ogni sua forma, ed il metro di giudizio circa la bontà o la giustizia di qualunque cosa è l'opinione della maggioranza del momento, anche se nominalmente ammette che tutte le minoranze possano esprimersi.

 Ogni vincolo con il divino è completamente ignorato, o per meglio dire è ignorato in quanto tale, essendo la Religione ritenuta solo una delle tante, comuni opinioni.

L'essenza della democrazia può quindi essere facilmente essere riassunta dalle parole di Voltaire "Non sono d’accordo con la tua idea ma farò di tutto perchè tu la possa esprimere" e di Alastair Crowley "Fà ciò che ti piace".

Da sottolineare che Voltaire e Crowley furono tra i maggiori nemici di Dio di tutti i tempi, massone illuminista anticlericale il primo e massone occultista satanista il secondo, ed entrambi rappresentarono le suddette categorie al massimo grado.





La democrazia è anticattolica.

Possiamo affermare pienamente e senza temere smentite che la democrazia sia un'ideologia completamente anticristiana in generale e anticattolica in particolare, e come tale Pio IX comandò senza mezzi termini di rifiutarla insieme alle altre eresie moderniste nel suo meraviglioso "Sillabo".
Questa marcia concezione politica, che si fonda sul postulato dell’assenza di verità assolute e che la verità e la giustizia sono qualcosa che l’essere umano ha la libertà di scegliere secondo la propria opinione, è esattamente il contrario della Dottrina Cattolica, basata sull’esistenza di Dio e del Diavolo, dell’assolutamente vero e giusto e dell’assolutamente falso e sbagliato al di là di qualunque opinione, cosa che la democrazia nega rendendo tutto assolutamente opinabile.

Si tratta di un concetto estremamente pericoloso, perché togliendo all’Umanità la guida spirituale e morale del Cattolicesimo che ponga adeguati limiti alla libertà che resistano al mutare dei tempi, la giustizia e la morale divengono nient’altro che una moda del momento, e quello che oggi è considerato giusto e morale tra qualche anno può essere considerato sbagliato ed immorale e viceversa, senza l’applicazione di nessun criterio oltre al pensiero più comunemente condiviso al momento, con conseguenze che è difficile prevedere ma che è facile temere.


Per la democrazia il Cattolicesimo è sì degno di rispetto, però non più di qualsiasi altra cosiddetta “religione”, opinione, pensiero o ideologia, tranne chiaramente le ideologie antidemocratiche che vengono messe fuori gioco con accuse di “estremismo”, “intolleranza” o altre simili, tanto cretine quanto efficaci ed a volte sostenute da leggi fatte su misura per limitare la famosa “libertà d’espressione” quando questa viene usata contro la democrazia che paradossalmente l’ha creata. Il fatto che oggi il Cattolicesimo (e più in generale il Cristianesimo) ancora goda di una certa dignità è solo perché anche se debolmente è sostenuto da milioni e milioni di persone, ma in una democrazia perfetta il Cattolicesimo verrebbe posto sullo stesso piano del satanismo, come due religioni entrambe degne di rispetto finchè non diventano antidemocratiche, allo stesso modo di una moglie madre di famiglia ed una prostituta di strada che dovrebbero essere messe allo stesso livello, senza discriminazioni, come libere scelte di vita di libere persone.

E’vero quel che si dice, che la più grande menzogna del Demonio è stata convincere l’uomo di non esistere…

Questo anticattolicesimo si manifesta anche nel gran materialismo e consumismo che il sistema democratico sviluppa ; è chiaro che venendo a mancare valori religiosi e morali nei quali credere, tutto si riduce ad una gran corsa al guadagnare, al possedere, all’arraffare e al godere per alcuni fortunati ed al sognare di farlo per tutti gli altri. In mancanza del Dio vero e di altri veri valori, non può che dominare il “dio denaro” insieme ad altri feticci che l’uomo stesso, svuotato, si crea in sostituzione in una sorta di moderna idolatria. Tale idolatria è alimentata dalla Massoneria, che attraverso il controllo dei mezzi d'informazione tenta sempre più di abbruttire e svilire l'essere umano, solleticando i suoi istinti più bassi perchè li soddisfi con intrattenimenti che lo allontanino dalla nobiltà che la Tradizione cercò sempre di instillare nel suo spirito.

Come profetizzò già prima della Seconda Guerra Mondiale il celebre scrittore cattolico inglese Chesterton, l’eresia dell’avvenire non è Mosca ma è Manhattan, chiaramente non riferendosi alle singole persone, che singolarmente possono essere cattive come buone, ma al carattere dominante del luogo e all’esempio che trasmette. Sempre in tema di profetici scrittori, possiamo notare quanto la democrazia assomigli all’Anticristo descritto da Benson nel suo impressionante libro “Il padrone del mondo”.

La democrazia è una rivolta dell’uomo contro Dio, al quale vuole rubare la sovranità, una sovranità che solo a Lui appartiene (enciclica “Quas Primas”, Pio XI 11 luglio 1925) e che per un cattolico in questo mondo deve essere esercitata solo da chi legittimamente Lo rappresenta ed opera in Suo nome, al quale spetta la facoltà di distribuire parte del potere alle persone più degne ed adeguate perché lo aiutino a governare i popoli.
Una rivolta attraverso la quale l’uomo liberale e moderno (nel senso peggiore del termine) vuole togliere a Dio la potestà del giudizio del Bene e del Male, del giusto e dello sbagliato, della virtù e del peccato, usurpando il Suo ruolo di giudice supremo e prendendo da Lui una totale indipendenza… un atteggiamento simile a quello di Lucifero che volle essere alla stessa altezza di Dio. Nella Sacra Bibbia ciò appare in Genesi 3,1 : “Allora il serpente disse alla donna :-No voi non morirete ; anzi il Signore sa che se ne mangerete, si apriranno i vostri occhi e diventerete come Dio, acquistando la conoscenza del bene e del male.-“.

Tra l’altro, sappiamo benissimo che l’eretico concetto di libertà di scelta slegata da Dio e lasciata completamente nelle mani dell’ uomo “divinizzato” sia in realtà una mera menzogna, in quanto in una cosiddetta “democrazia” le scelte sono in realtà pilotate dall’oscura (e forse un po’ alla volta meno oscura) dittatura mondialista in via di formazione che fa di tutto per eliminare alla radice ogni forma di dissenso ai suoi infami progetti… quindi “democrazia” non significa solamente una diffusa assenza della Chiesa (e quindi di Dio) dalla vita pubblica, ma anche un’ingombrante presenza della Controchiesa massonica (e quindi del Diavolo) al suo posto con la malcelata intenzione di spazzarla via dalla Storia.

L'esempio attuale più orrendo e spaventoso è l'uso che viene fatto del concetto di "omofobia" e i tentativi dittatoriali nel peggior senso possibile che si stanno mettendo in atto per stravolgere un fatto naturale ed ovvio come l'identità sessuale : la "democrazia" e le conseguenti libertà democratiche trovano piena applicazione nell'appoggiare la diffusione delle perverse teorie, viceversa in presenza di rifiuto la democrazia sparisce e viene sostituita da accuse di "omofobia" che altro scopo non hanno se non privare i cittadini della libertà non solo di rifiutare la depravazione ma anche di pensare di poter farlo.

La democrazia accetta tutte le idee... sì, purchè siano democratiche! Allora perchè criticano il buon vecchio Torquemada? Anche lui accettava tutte le idee, purchè fossero cattoliche! Sono solo differenti i metodi... in effetti, le "bombe democratiche" hanno fatto moltissimi più morti di tutti i tribunali ecclesiastici d'ogni tempo messi insieme, senza ovviamente parlare degli "aborti democratici" perchè allora come numero di uccisioni anche lo spauracchio Adolf Hitler al confronto diventa (molto! Ma molto!) meno d'un novellino. E che dire delle varie "pillole contraccettive democratiche"?

La raccapricciante spietatezza che la democrazia dimostra in modo tanto esecrabile nei confronti dei bambini non ancora nati è l’esatto opposto dell’irritante indulgenza che dimostra nei confronti dei criminali. Infatti, nonostante sia applicata in alcuni Stati nordamericani, la pena di morte è totalmente osteggiata dai democratici, i quali inorridiscono anche con smorfie grottesche all’idea che un mostruoso individuo, magari autore delle azioni più malvage, venga privato del suo “diritto” alla vita in modo totalmente indolore, mentre al contrario negano quello stesso diritto con suprema leggerezza e con metodi da macellai ad un essere umano che più innocente non potrebbe essere. Tipico, clamoroso esempio dell’inversione del diritto secondo l’infetta logica democratica.

Da ricordare che il più grande teologo d’ogni tempo, San Tommaso d’Aquino, fosse favorevole alla pena di morte nel nome del bene comune e secondo il principio di dare ad ognuno ciò che si merita, comprese le vittime che si aspettano giustizia, mentre Voltaire, il famigerato massone anticlericale e deista, fosse contrario secondo l’assurda inversione del diritto che già ai quei tempi iniziava a contaminare la giurisprudenza ; inoltre, è bene ricordare anche che l’ultimo degli Stati italiani nel quale si praticò la pena di morte fu lo Stato Pontificio.
La democrazia, sempre pronta a dilungarsi in ignobili piagnistei circa la (giusta) condanna a morte del criminale o del depravato di turno, ad un bimbo non ancora nato nega persino l’appellativo di “persona”, riducendolo a “cellule”, come se fosse un virus del raffreddore invece che un dono di Dio.

In effetti, come numero di vite spezzate la democrazia supera anche il comunismo, atrocità che sembra impensabile ma è reale! Nessuno, nella Storia, ha commesso tanti assassinii come la democrazia, e in modi così vili, e ciò riporta alla mente le parole della viscontessa Marie-Jeanne Roland de la Platière, condannata alla ghigliottina dai giacobini, che salendo sul patibolo ebbe a dire :-O Libertà... quanti delitti si commettono in tuo nome!-. Ed era solo l'inizio.

Se c'è qualcosa che ha condotto anime all'Inferno, questa è stata la cosiddetta "Dichiarazione dei diritti dell'uomo" del 1'789, infame cartaccia massonica.

Pur tuttavia molti, moltissimi cattolici insistono nel dichiararsi democratici ed a seguire in maniera becera e stolida un concetto che è alla base d’ogni male, di ogni singolo male, di ogni singolo male della nostra tormentata epoca.

Immaginiamo che ad un “Porta a porta” venga invitato un ospite che si dichiari totalmente antireligioso in quanto liberale ; credo che la cosa ai più darebbe ancora fastidio (lo spero!), ma pur tuttavia tale ateo dichiarato rimarrebbe un interlocutore per la stragrande maggioranza dei telespettatori, forse antipatico, forse sgradevole, ma pur sempre un interlocutore.

Adesso immaginiamo lo scenario opposto, con un ospite che si dichiarasse totalmente antidemocratico in quanto cattolico tradizionalista (il Cattolicesimo, di fatto, è una monarchia assoluta, o meglio La Monarchia Assoluta)… una volta fatta una simile affermazione, il cattolico cesserebbe di colpo d’essere considerato un interlocutore da una percentuale di pubblico che stimo molto prossima alla totalità, e che pertanto include anche tantissimi cattolici ; non importerebbe granchè di quel che potrebbe dire quest’ospite, sarebbe un mostro antidemocratico e tutto quello che uscisse dalla sua bocca sarebbe dipinto come fuoco dell'Inquisizione.

In lontani tempi migliori sarebbe avvenuto l’esatto contrario, ed il rifiuto (unito a qualche bella sanzione per eresia) avrebbe colpito il primo, oggi toccherebbe senza dubbio al secondo.

Possiamo quindi affermare che la teoria anticattolica per eccellenza (in quanto fonte di tutte le altre) ha sostituito non solo nella società ma nelle menti dei cattolici stessi quello che era la Religione. Non nei cuori, in quanto tanti continuano a professarsi credenti e ad avere un trasporto sentimentale verso le figure chiave del Cattolicesimo, ma le menti sì, perché quasi tutti alla parola “democrazia” rispondono a comando come cani alla speciale parola dell’addestratore.

Purtroppo la grandissima maggioranza dei cattolici ha le idee estremamente confuse a riguardo, e non sa bene a chi debba obbedienza : se al buon Gesù o alle teorie che la società (manovrata) c’insegna che siano quelle dei “buoni”, e dal momento che Gesù è buono le teorie dei “buoni” non possono essere contro di Lui. La Chiesa, dal canto suo, il più delle volte o tace o crea ancora maggiore confusione, tanto che al giorno d’oggi è strapieno di cattolici che riducono la Dottrina a “Dio è amore”, ed essendo amore perdona tutti, sempre, indistintamente, compreso chi il perdono lo rifiuta, lo deride e lo insulta… e questa teoria, pilastro del falso ecumenismo, s’adatta perfettamente alla democrazia : se Dio perdona tutti a conti fatti non ci sono più né regole nè precetti né tantomeno Comandamenti, peccati o Verità assolute, quindi ognuno può scegliere democraticamente quel che vuole in nome di quell'amore che è Dio.

Allo stesso modo è da riaffermare l’esistenza di Paradiso, Purgatorio e Inferno come luoghi fisici, dove le anime realmente vanno, è che non si tratta affatto di stati d’animo dovuti alle nostre azioni come taluni modernisti pretenderebbero per escludere l’idea di dannazione eterna, contraria alla mentalità democratica, teoria peraltro del tutto priva d’ogni elementare riscontro oggettivo : se così fosse, tutti i buoni sarebbero felici e tutti i cattivi tristi. Un giorno sarà certamente così, nel Paradiso o nell’Inferno, fisici, ma in questo mondo non è per nulla detto.

La tendenza a considerare Nostro Signore come una specie di pseudo-dio elettorale e politicamente corretto che si sta insinuando nelle menti di non pochi cattolici è da bloccare al più presto, ed anche in questo caso è necessaria una ferma condanna della democrazia e di tutti i “principi” democratici, senza inventare nulla di nuovo e semplicemente riprendendo quanto già affermato senza alcun dubbio.

Una cosa è la Verità e una cosa è l’opinione ; solo la Verità ha dei diritti, l’errore non ne ha alcuno ; il Bene si difende escludendo il Male. E via dicendo.

Inoltre, il sostenere "Io sono cattolico ma ognuno ha il diritto di..." è un'eresia non solo molto evidentemente deducibile dal comportamento sempre tenuto dalla Chiesa nei secoli, ma anche dalle stesse parole di Cristo, che disse all'adultera :-Và, e non peccare più!-, non :-Và, e fai un po' quello che ti pare perchè è tuo diritto.-. Anche il rituale della Cresima, che tutti i cattolici che hanno ricevuto i Sacramenti hanno compiuto, implica un dichiarato "Rinuncio a Satana", non un "Ho diritto di scegliere".

Ai “cattolici” che non rinuncerebbero mai a dichiararsi democratici anche dopo aver ricevuto le adeguate nozioni, consiglio di cercarsi sulla pagine gialle un "dio" che non dica “Io sono il Signore Dio tuo” e “Non avrai altro Dio al di fuori di Me”, ma “Io sono il signore dio tuo, se tu vuoi” e “Non avrai altro "dio" al di fuori di me, se per te va bene”… un inesistente dio elettorale a misura del modernismo, un altro feticcio democratico.



Oltre a non essere accettabile per ragioni dottrinali, la democrazia è anche contraria al concetto di Patria (la tradizionalista terra dei Padri, quindi cattolica), di famiglia e di onore, essendo obbiettivo del mondialismo cancellare ogni identità dopo aver cancellato la Religione, per ridurre ogni uomo, donna e bambino ad un imbelle fantoccio consumista da poter controllare a piacere.


La democrazia è antinazionale.

Prima di tutto, la democrazia liberale e progressista non riconosce il concetto di Patria, considerato un termine da estremisti del passato, per la democrazia le nazioni sono niente di più di spazi geografici, senza nulla di ideale, di romantico, di militare, di quello che per gli antichi era la fedeltà al re e che è sempre stato il sentimento complementare della storica alleanza tra Altare e Trono, la più alta e nobile forma di governo che l'Umanità abbia mai conosciuto.

Com’è evidente, della mancanza pressoché totale di amor di Patria dei giovani d’oggi e del loro individualismo vigliacco la colpevole è la democrazia, che non solo non ha mai trasmesso loro questo valore fondamentale, ma ha pure fatto di tutto per soffocarlo quando fosse nato spontaneamente… la Patria non è “politically correct”.

La democrazia apre le frontiere ed incoraggia la libera immigrazione da un Paese all’altro, con danni incalcolabili per il Paese oggetto dell’immigrazione che deve affrontare i notevoli problemi sociali che questo comporta, ed ancor peggio si trova colpito in quel che è la sua identità religiosa e culturale a causa di quest’invasione di “nuovi cittadini” che con la nazione non hanno nulla a che vedere. Ciò va a colpire il senso d’appartenenza a quella che la democrazia si rifiuta di chiamare Patria delle future generazioni, che in questo miscuglio non riescono come quelle passate a sentirsi Italiani, Spagnoli, Francesi, Tedeschi, Inglesi… solo dei democratici cittadini del villaggio globale mondialista. E sicuramente tutta questa apertura politicamente corretta è un piacere che altri non ci ricambiano.

Inoltre, alle volte quest’immigrazione danneggia anche le nazioni dalle quali gli immigrati partono, perchè toglie loro molti possibili lavoratori… in teoria ; chiaramente non nel caso molto comune nel quale queste nazioni diano impulso all’immigrazione per liberarsi dei loro soggetti peggiori, come fa per esempio la Romania e tutto il nord Africa. La famosa intolleranza razziale nasce esattamente da questo, da gente che a casa propria si vede costretta a vivere a lato di individui molto spesso indesiderabili di popoli non fatti per vivere nello stesso posto. E’ quindi un prodotto indiretto della democrazia, dell’ingiusta immigrazione che da un lato permette e dall’altro impone ammantandola di diritti umani invertiti in una sorta di razzismo al contrario, e dall’innaturale convivenza che ne consegue ; se non fosse così e si trattasse solo di semplice “odio per le razze differenti”, allora in Europa centrale e occidentale come c’è chi non sopporta i nordafricani o gli slavi ci sarebbe anche chi detesta gli eschimesi o i maori.

Ovviamente, il tipo d'immigrazione che si preferisce favorire è quella islamica, in quanto una presenza controllata di musulmani ha per la Massoneria una duplice utilità : erode l'identità cristiana e genera una sorta di preoccupazione generalizzata e latente circa il pericolo del terrorismo, e questo rende più accettabile l'idea di un "governo" sovranazionale centralizzato (mondialista) che vigili in nome di un presunto "bene comune" che sono loro a stabilire. Da una parte insistono tanto nel dire che la maggioranza dei musulmani sono bravi e dall'altra sono ben contenti nel sapere che molta gente non ne sia granchè convinta. 
 
Per simili ragioni viene permesso ai terroristi dell'ISIS di continuare ad esistere, perchè sono gli utili idioti della Massoneria occidentale : agiscono contro i cristiani, regolarmente inermi ed in inferiorità numerica, e fanno sì che gli europei invigliacchiti da decenni di democrazia siano sempre più favorevoli a coalizioni internazionali (mondialiste) che siano pronte ad intervenire per salvarli da questi moderni Gog e Magog... che in altri tempi sarebbero stati tolti di mezzo in fretta e senza alcuna particolare difficoltà.
E' da notare come gli stessi terroristi rivolgano le loro buffonesche minacce solo ad i Paesi che adottano reazioni di tipo democratico, mentre Israele è stata accuratamente evitata, pur essendo il nemico più piccolo e più vicino. Essendo l'unica striscia di terra tra la Siria e l'Egitto, i terroristi per arrivare in Libia a fare la voce grossa avranno dovuto fare un ampio giro per evitarla. 

E' evidente che se avessero la forza per poter costituire un serio pericolo per Israele, allora le democrazie occidentali sotto la spinta degli Stati Uniti si precipiterebbero in suo soccorso senza neppure perdere troppo tempo ad inventarsi un "casus belli", mentre dal momento che stanno semplicemente massacrando vigliaccamente dei cristiani indifesi, tra cui anche molti bambini, le democrazie fingono di nulla. Se la Chiesa ritrovasse il suo antico coraggio e costituisse un esercito (magari!) misto tra volontari e mercenari per andare in soccorso dei cristiani perseguitati, l'intero apparato democratico nord-occidentale uscirebbe dal suo silenzio con valanghe di roboanti proteste contro un ritorno alle Crociate (magari!) e via di seguito... la Chiesa deve sopportare democraticamente la morte dei propri fedeli, altrimenti lede i diritti democratici dei terroristi. I cristiani e la Chiesa, come sempre, sono coloro che più fanno le spese dell'esistenza della democrazia.

La democrazia dimostra il suo carattere antinazionale anche privando i governi della forza necessaria a combattere il crimine e garantire la sicurezza dei cittadini, il “Date a Cesare quel che è di Cesare”. Come fa la polizia, intralciata da mille regole e regolette, a contrastare in maniera efficace i criminali che al contrario godono di una totale libertà d’azione? Tutta la storia dell’umanità ci dimostra che non può esistere la pace se non si ha la forza per garantirla, non essendo questo mondo il Paradiso Terrestre. Come dicevano gli antichi romani, “Si vis pacem para bellum”, “Se vuoi la pace prepara la guerra”, e loro di guerra s’intendevano molto più di noi oggi. Sicuramente, quando in Italia c’era un po’meno democrazia c’era anche molta meno gente che metteva le sbarre alle finestre di casa… anche perché la democrazia misura al millimetro la legittima difesa, e la vittima che non accetta di subire democraticamente, se scoperta, corre sempre il grave rischio di passare dalla sua condizione reale di vittima alla condizione di “delinquente” che la democrazia gli attribuisce senza peraltro concedergli le attenuanti che così spesso regala ai delinquenti veri, secondo una concezione della giustizia totalmente invertita.

La droga, i furti, le aggressioni, gli stupri, gli omicidi, i taglieggiamenti, l’immigrazione clandestina e tutti gli altri crimini di cui “godiamo” non sono altro che il prodotto di leggi sempre più blande e indulgenti da un lato quanto severe dall'altro, appunto leggi democratiche.


La democrazia è antifamiliare.

La propaganda delle “coppie di fatto” ed il suo riconoscimento sociale tanto condiviso è il secondo insulto, dopo il divorzio, all’istituzione del matrimonio ed alla concezione di famiglia, privata di ogni sacralità. Oltre al danno morale, questo causa un danno pratico dal momento che incoraggia le separazioni viste come “libere scelte”, distruggendo così non poche famiglie e togliendo ai bambini un’infanzia sana e serena.

Come toglie ai “governi” il potere di reprimere davvero quel che si deve reprimere, la democrazia toglie allo stesso modo il potere ai genitori di reprimere davvero i figli quando è necessario, secondo quella visione (ormai per fortuna meno comune) moderna dei “genitori amici” che non proibiscono niente, con il risultato che ci sono non pochi ragazzini a cui farebbe un gran bene una buona dose di sberle che non ne hanno mai presa una e ragazzine che tornano alle cinque di mattina senza che nessuno si permetta di dir loro nulla per non innervosirle. Come sempre, la mancanza d’autorità da parte di chi dovrebbe esercitarla provoca un’inversione d’autorità, nel grande come nel piccolo, tanto per le grandi banche internazionali che in certe situazioni comandano al posto dello “stato” come per i figli che mettono i piedi sulla testa ai genitori.

La televisione, secondo il costume liberale, da parte sua molte volte sembra voler peggiorare una situazione famigliare già parecchio danneggiata, dando molto spesso esempi negativi, dipingendo d’oro squallidi personaggi e mostrando come giuste e di successo scelte di vita assolutamente sbagliate. Questo effetto è particolarmente grave sulle ragazzine, che vedono alla televisione tante donne di scarsa o nulla moralità proposte come dive e stelle, cosa che può indurle a ritenere che spogliarsi o saltare da un letto all’altro come una pulce in un dormitorio pubblico sia qualcosa di normale se non addirittura di furbo per fare carriera.

Il peggior attacco alla famiglia ed alla concezione della donna come creatrice di vita perpetrato dalla democrazia è la libera facoltà di uccidere i bambini prima che vedano la luce del Sole : l’aborto, atto infame con il quale un’indegna senza cuore fa del suo ventre la tomba e non la culla del suo bambino con l’aiuto di un lurido criminale che utilizza la sua scienza per spegnere la vita innocente che aveva giurato di salvare, atto infame che la democrazia difende per difendere la libertà sessuale “conquistata” col ’68 incurante di ledere il più sacro dei diritti, infame mattanza che spegne ogni giorno migliaia di piccole vite in tutto il mondo e in qualche caso in modo molto cruento. Chi per effetto della propaganda liberale non avesse ben presente l’orrore di questo terrificante crimine e per ciò non fosse contrario, che si guardi qualche foto di quello che è il risultato finale… se non cambia idea è veramente senza speranza e si merita di condividere la dannazione con l’assassino responsabile.


La democrazia è contraria all’onore, al coraggio ed alla nobiltà.

Così come impedisce alle “autorità” costituite di reagire come sarebbe giusto per far rispettare la legge, a maggior ragione la democrazia, che vede l’onore come qualcosa di medioevale, vorrebbe togliere a qualsiasi persona che subisce un’offesa ingiusta il diritto di avere soddisfazione, diritto al quale qualsiasi uomo degno di questo nome non può rinunciare.
Così, secondo queste teorie, un uomo che riceve una mancanza di rispetto o peggio a sé stesso o a qualcuno o qualcosa di importante per lui (sua madre, sua moglie, Dio, il suo Paese…) può solo reagire “civilmente” a parole, e nient’altro, quando al contrario ha non solo la facoltà ma, in alcuni casi, il dovere di reagire con i fatti. Questo da un lato promuove la codardia, dando l’ “essere civili” come scusa per tirarsi indietro in situazioni nelle quali un uomo non può tirarsi indietro, e dall’altro da un impulso alla volgarità, all'inciviltà, alla blasfemia, alla violenza stupida e spicciola, che il più delle volte non incontrano alcuna degna ed adeguata risposta.

Un esempio per tutti, piccolo e semplice : i nostri nonni e magari anche i nostri genitori a scuola erano molto educati e rispettosi, ma se un professore dava loro due sberle se le tenevano senza piagnistei. Adesso nelle scuole ci sono non pochi ragazzini molto volgari e arroganti, però se un professore stufo desse a loro le due sberle dei nostri nonni o genitori, quasi tutti loro correrebbero subito a fare le vittime nascondendosi dietro agli adulti dai quali magari amano sfoggiare una grande indipendenza.

Così facendo si va a creare una società amorfa, dove la gran maggioranza degli individui non ha più nessuna capacità di esporsi personalmente per nulla, né di collettivo né di personale, arrivando a non saper neppure cancellare le bestemmie dai muri delle strade. 
 
Il cittadino democratico medio di fronte a qualunque problema tiene lo sguardo a terra e cammina veloce con la testa bassa fino a casa dove poter lamentarsi al sicuro, però continuando a votare quegli stessi politici liberal-democratici che immancabilmente gli causano i problemi ; chiaro, perché la democrazia gli ha insegnato che “gli estremisti (come l'Inquisizione) sono cattivi”, pertanto rimane democraticamente con i problemi e democraticamente continua a lamentarsene.

Anche la guerra, nel mondo democratico moderno ha perso ogni onore e cavalleria, riducendosi ad un semplice lancio di missili che non fanno distinzioni e che non riescono ora della fine ad essere risolutivi nei confitti.

Rifiutando ogni principio assoluto ed ogni concetto di vita che si elevi al di sopra della sua fogna “politically correct”, la democrazia fa di tutto per nascondere e sminuire il valore di quel che sono il coraggio e la nobiltà del sacrificio, che al contrario per l’essere umano è normale e giustissimo ammirare (andare contro la natura umana, lo sappiamo, fa parte dello stile liberale), crescendo generazioni di esseri deboli, vuoti e opportunisti, e coloro che non lo sono è perché hanno appreso altre cose dalla Religione, dalla Storia o per conto proprio lontano dalle teorie liberal-progressiste.



Conclusioni


Riassumendo, una democrazia liberale e progressista, pienamente realizzata, darebbe forma ad un mondo senza valori religiosi o morali (tutto è un’opinione, non esiste nulla d’assoluto), potenzialmente violento (i criminali hanno i loro diritti, pochi sanno difendersi e chi lo fa rischia di passare legalmente dalla parte del torto) e governato dal materialismo (cos’altro rimane se non il denaro ed i beni di consumo?)
Quindi…un mondo relativista, immorale, violento e materialista… sicuramente, un mondo che piacerebbe molto a Satana.
La radice ultima è sempre la democrazia, questo leviatano al quale tutto dev’essere immolato, questo maglio iconoclasta, questa infetta siringa usata per iniettare ogni sorta di veleno, questo palcoscenico massonico usato dai nemici di Dio per presentare Cristo come il tiranno le cui leggi vanno ridicolizzate ed accantonate in nome della “libertà” e del “progresso”.
E coloro che operano perché questo abominio possa realizzarsi Dio già li definì, chiamandoli “nati, che sono come se non fossero mai nati” (Eccli 44,9), secondo le parole di Pio XII quelli che vorrebbero trasformare il mondo in una specie di “cimitero universale di anime morte, avvelenate e velenose in corpi vivi”. L’abominio che San Pio X chiamò “l’utopia malsana della rivoluzione e dell’empietà” (“omnia instaurare in Christo!”) nella sua “lettera sugli errori de Le Sillon” (23 settembre 1910) e che Pio XI indicava come le tragiche deviazioni del nostro tempo, istituendo nel 1925 la festività di Cristo Re l’ultima domenica di ottobre.

L'appello è quindi a voi, cattolici non ancora schierati : a chi darete la vostra fedeltà?
La democrazia è l'eredità di coloro che crocifissero il vostro Signore, perseguitarono i vostri fratelli, bruciarono le vostre chiese, villipesero i vostri Santi e derisero la vostra Fede... nulla di strano che oggi sia l'arma di chi vuole annacquare le vostre menti, piegare la vostra volontà, inaridire i vostri cuori, cancellare la vostra terra, lasciar morire i vostri correligionari, bestemmiare il vostro Dio, sfasciare le vostre famiglie e corrompere i vostri figli.
Voi con chi sceglierete di schierarvi? Con Dio o con la demo(no)crazia? Con entrambi non è possibile.
Io da parte mia non ho mai dubitato, e vi invito a non dubitare.
Contatevi...i numeri li avete (abbiamo?). Se farete la scelta giusta si potrà apertamente dimostrare che "Le porte dell'Inferno non prevarranno".


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